Non era tra le favorite.
La voce strozzata dal pianto si è rivolta ai bambini e ha detto: “Questa statuetta dorata vi deve ricordare che qualunque sia la vostra origine, avete il diritto di sognare, perché i sogni si realizzano”.
Lupita Nyon’g fino a qualche settimana fa era quasi una perfetta sconosciuta per i non addetti ai lavori, ma ora la ragazza di colore in abito azzurro sul red carpet è diventata un’icona. Bravura, bellezza, eleganza: sono le caratteristiche che sono state attribuite all’attrice.
Lupita è nata a Città del Messico trentuno anni fa, ma ha sempre vissuto in Kenya, terra natale dei suoi genitori. Dopo il diploma in un piccolo college statunitense, l’attrice messicano-kenyota ha iniziato il suo percorso nel mondo del cinema con alcuni documentari e una serie televisiva per poi approdare alla Yale School of Drama.
Lupita Nyong’o ha ottenuto il premio Oscar al suo primo film e a trentun’anni il giorno del suo compleanno tra l’altro, un evento insolito per un mondo nel quale a trent’anni si inizia forse a farsi prendere in considerazione dai grandi registi. Lupita Nyong’o potrebbe essere solo una stella cometa in quel di Hollywood? Improbabile visto il suo talento ormai riconosciuto.
Miuccia Prada l’ha voluta come testimonial della collezione primavera estate 2014 di Miu Miu e l’abbiamo già vista indossare con nonchalance l’abito da principessa firmato Prada sul red carpet degli Oscar 2014.
Non solo cinema, non solo moda, Lupita ha anche parlato di razzismo e di “Black Beauty”. L’attrice ha raccontato di come da piccola chiedesse a Dio di farla svegliare il giorno dopo con la pelle più chiara, perché alla televisione vedeva solo donne con la pelle bianca. La svolta arrivò quando la modella Alek Wek fece la sua comparsa sulle scene mondiali: “Non potevo credere che la bellezza di una donna così simile a me fosse accolta in quel modo dalla gente”. Da quel momento in poi, Lupita sentì che anche la sua bellezza era “approvata”, ma la madre subito le diede un consiglio: “Non puoi mangiare la bellezza, perché non ti sfama”.
Lupita Nyong’o ha poi chiarito: “La bellezza fisica è qualcosa su cui non si può contare, la vera bellezza è quella dello spirito che infiamma il cuore e incanta l’anima” ed è quello che Lupita ha cercato di dimostrare con il personaggio di Patsey che, non per niente, le è valso un Oscar.
12 years Slave vederlo è un dovere non solo perchè ha visto tre oscar ma perchè scuote gli animi.