Gli italiani sono i primi consumatori di pasta al mondo, con ben 25 kg annui a testa, seguiti da venezuelani e tunisini.
Un esempio su tutti che mostra in modo simpatico l’amore che proviamo verso la pasta, ci è offerto dal grande compositore Rossini, il quale si definiva “pianista di terza classe, ma primo gastronomo dell’universo“. Rossini era solito farsi spedire la pasta direttamente da Napoli, e una volta alquanto amareggiato per esserne rimasto senza, scrisse ad un amico lamentandosi molto e infine firmandosi: Gioacchino Rossini Senza Maccheroni.
L’amore verso la pasta si rispecchia nell’inventiva della sua preparazione, non a caso siamo il paese con più di 500 formati di pasta e infinite varietà di paste ripiene. Una ricerca dell’Accademia Barilla ha stilato la lista dei 10 formati più mangiati in Italia:
Al 1°posto..il simbolo per antonomasia della pasta, gli “spaghetti“!
Seguono poi:
–penne rigate, l’origine risale al 1865 anno in cui un pastaio di Genova brevettò una macchina che riusciva a tagliare in diagonale la pasta fresca.
–fusilli, sembrerebbe che dai territori arabi si siano prima diffuse nel sud dell’Italia e poi su tutto il territorio
–tortiglioni
–mezze penne rigate
–spaghettini
–bavette/linguine
–pennette
–farfalle
–rigatoni