Durante la notte “Degli Oscar”, nessun fil ha sbancato la lista dei premiati: L’Oscar per miglior film è stato vinto da “Birdman”, che ha ottenuto in tutto quattro riconoscimenti, come “Grand Budapest Hotel”
Ecco un piccolo riepilogo dei vincitori delle statuette d’oro più ambite dal mondo del cinema.
– Miglior film – Birdman, regia di González Iñárritu
– Miglior regia – Alejandro González Iñárritu per Birdman
– Miglior attore protagonista – Eddie Redmayne per La teoria del tutto
– Miglior attrice protagonista – Julianne Moore per Still Alice
– Miglior attore non protagonista – J. K. Simmons per Whiplash
– Miglior attrice non protagonista – Patricia Arquette per Boyhood
– Migliore sceneggiatura originale – Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo per Birdman
– Miglior film d’animazione – Big Hero 6, regia di Don Hall e Chris Williams
– Migliore fotografia – Emmanuel Lubezki per Birdman
– Migliore scenografia – Adam Stockhausen per Grand Budapest Hotel
– Miglior montaggio – Tom Cross per Whiplash
– Migliore colonna sonora – Alexande Desplat per Grand Budapest Hotel
– Migliore Canzone – “Glory”, di John Stephens e Lonnie Lynn in Selma – La strada per la libertà
– Migliori costumi – Milena Canonero per Grand Budapest Hotel
– Miglior documentario – Citizenfour, regia di Laura Poitras
– Miglior cortometraggio documentario – Crisis Hotline: Veterans Press 1, regia di Ellen Goosenberg Kent
Oltre agli abito e i gioielli da sogno che sfilato sul tappeto rosso di Los Angeles, ha brillato una stella inglese che non ha avuto rivali neanche infatti di stile, lentiggini, chioma rossa ed un’eleganza di modi, mai eccessiva, che traspare anche nelle sue scelte di stile, che tradiscono una passione tutta made in Savile Row per i completi sartoriali, indossati con ironia. Stiamo parlando di Eddie Redmayne, trentatreenne con il personaggio di Stephen Hawking, che ha interpretato ne “La teoria del tutto”bellissimo film e fantastica interpretazione, ha sempre condiviso una certa attitudine ad essere il primo della classe. Gli studi nelle scuole migliori, prima Eton e poi Cambridge, divenenota poi il perfetto volto anglosassone per Burberry, gli inizi a teatro, i film scelti con maniacale attenzione (da Marilyn ai Miserabili). Nulla è lasciato al caso nella storia dal lieto fine di Eddie, lentiggini da monello di un romanzo di Dickens ed eleganza inglese.
La sua è una vittoria preannunciata, come se fosse naturale vincere anche l’Oscar dopo essersi guadagnato il Golden Globe, i Bafta (gli Oscar Inglesi) e il Sag, riconoscimento del sindacato degli Attori.