Febbraio e Marzo sono mesi caldi per chi lavora nella moda, ma anche per influencer e appassionati che non hanno altro pensiero fisso se non queste due parole: FASHION WEEK. Il tour de force parte a New York, prosegue a Londra e Milano e si conclude a Parigi, alla scoperta delle tendenze per l’anno successivo.
Tra Francia e Italia il contenzioso è da sempre aperto: il calcio, la buona cucina, il vino e la moda, forse, prima di tutto. Con i loro marchi storici e i designer icone della moda di tutti i tempi, le settimane della moda di Milano e Parigi competono in quanto a eleganza e attenzione ricevuta.
STYLIGHT ha tratto ispirazione dalla celebre pubblicazione “Paris vs. New York” di Varham Muratyan, ma ha riportato il confronto sul territorio europeo, per mettere la Fashion week milanese e quella parigina a confronto e per confrontare il legame storico che le due città hanno con la moda; per chi si trova ad affrontare quest’esperienza in prima persona o segue con passione e trepidante attesa le vicende, ecco a voi:
Per cominciare, ci vuole energia a sufficienza per affrontare la fitta agenda di appuntamenti: che sia uno shot di espresso in un bar tipicamente italiano o un croissant fumante, osservando i passanti all’interno di uno dei tanto rinomati café parigini.
Uno degli aspetti più entusiasmanti della settimana della moda è la caccia all’ultimo trend: è una lotta tra street photographer, blogger, influencer e coolhunter per la foto esclusiva dell’outfit più sofisticato o originale. Quante foto dello streetstyle milanese avete visto con il tipico tram come sfondo? Per quanto riguarda Parigi, molti dei look da fashion week hanno invece uno sfondo meno urbano: se intravedete un filare di alberi sappiate che si tratta dei Giardini di Tuileries, a pochi passi dal Louvre.
Ci sono poi le sfilate vere e proprie, con gli occhi vigili di giornalisti illustri e ospiti puntati sulle nuove collezioni: è quello l’appuntamento fisso con le personalità in front row, da Candela Novembre a Bianca Brandolini D’Adda a celebrities come Charlotte Gainsbourg e Catherine Deneuve. E, ovviamente, loro. Le Direttrici più temute: Franca e Anna. Non c’è bisogno di dire chi sono!
Ci sono i grandi marchi e i designer iconici che confermano e portano avanti la tradizione nazionale, i volti nuovi e i nuovi incarichi, a causa dei quali vengono versati fiumi di inchiostro sui grandi magazine di moda: prima, durante e dopo. Un esempio per questa stagione sono le presentazioni di due collezioni sotto la direzione di due nuove anime creative: Alessandro Michele per Gucci e Nadège Vanhee-Cybulski per Hermés, che portano in passerella per la prima volta le collezioni donna Ready-to-Wear per gli storici marchi.
Milano nata nel 1958 e Parigi inaugurata nel 1973, le due Fashion Week hanno molto in comune: sono entrambi entusiasmanti e frenetiche ed un’occasione per valorizzare la propria cultura in fatto di stile ed eleganza, appuntamenti storici e cruciali di un’industria, quella della moda, che è parte fondamentale e orgoglio sia del Made in Italy che del Made in France e che è parte integrante della storia di entrambe le città.
Fonte : Stylight.it