C’è il rischio di rimanere ammaliati da sguardi seducenti ma al tempo stesso melanconici, di sorridere davanti a scenette comiche, di riflettere sul passato e sul presente. Percorrere la mostra di Martial Raysse, infatti, richiede la voglia di mettersi in gioco e soprattutto di essere complici delle sue opere d’arte.
In Italia la prima retrospettiva dell’artista è stata inaugurata, domenica 12 aprile, a Venezia all’interno di Palazzo Grassi. Sono più di trecento le opere esposte: sculture piccole e grandi, quadri, disegni, filmati, installazioni con neon e objets trouvés.
“Affrontare la storia a ritroso, non per riavvolgere il filo del tempo, ma piuttosto per mettere a confronto epoche diverse: ecco l’intenzione della mostra. L’obiettivo – commenta la curatrice, Caroline Bourgeois – è quello di offrire allo stesso tempo alcune prospettive e una retrospettiva, avvicinandosi al lavoro di Martial Raysse non secondo una scansione cronologica, ma da un punto di vista contemporaneo – a partire cioè dalle sue opere più recenti”.
Tra i temi affrontati ci sono tanto la dimensione critica delle società dei consumi quanto la grande mitologia, ma è una sorta di filosofia della vita a permeare l’intero percorso espositivo. Raysse ci fa riflettere sulla responsabilità del singolo nei confronti degli altri, sulla necessità dell’individuo di trovare un ruolo nel mondo. Un’estetica che l’artista definisce “l’evidenza della bellezza”.
Martial Raysse
12/04/2015 – 30/11-2015
a cura di Caroline Bourgeois
Palazzo Grassi, Campo San Samuele, 3231 – 30124 Venezia
http://www.palazzograssi.it/
By Simona Lucia La Placa