Un esperimento realizzato dall’istituto alberghiero A.Nebbia di Loreto ha unito 4 sommelier dell’Ais ( Associazione italiana sommelier), S.Sgarbi professore che studia come le armonie influenzino il grado zuccherino del vino e altrettanti professori appassionati degustatori.
Ascoltando in sottofondo brani di Mozart, Bach e Brahms si dovevano effettuare 36 degustazioni ( 4 vini versati in bicchieri azzurri in cui non si poteva capire immediatamente se si trattava di vino rosso o bianco), ed il risultato è stato sorprendente.
Quando cambiavano le tonalità musicali, le papille gustative percepivano un gusto diverso. Ma è possibile che il bouquet di un vino cambi a seconda delle note musicali ascoltate? Secondo alcuni psicologi siccome la musica modifica il nostro cervello e quindi le percezioni, è il bevitore che cambia la sua percezione del gusto e non è quindi il vino a cambiare.
Di opinione opposta invece il professor Sgarbi che ritiene possibile un mutamento del vino stesso, citando lo studio dello scienziato giapponese M.Emoto, che ha dimostrato come l’acqua abbia una sua memoria e come cambi la sua composizione chimica a seconda delle vibrazioni ricevute.