Scrivere sui muri non è sempre proibito.
Candy Chang, artista americana originaria di Taiwan, nel 2011 ebbe una grandissima idea che ha fatto il giro del mondo, e da poco è approdata anche a Torino, Vicenza e Roma.
A New Orleans, nel suo quartiere, esisteva un palazzo abbandonato in rovina e pensò di trasformare uno dei suoi muri in una sorta di lavagna in cui i suoi vicini di casa o chiunque ci fosse passato davanti potesse scrivere ciò che avrebbe voluto fare prima di morire. Fu così che chiese l’autorizzazione per costruire l’installazione e realizzare il suo progetto a cui diede il nome “Before I die”.
Su di esso, con un stencil ha riprodotto centinaia di volte la scritta “Before I die I want to…” seguita da uno spazio vuoto, e lasciato dei gessetti colorati a disposizione dei passanti. Il giorno dopo i muri erano stati riempiti da una miriade di colorati desideri. Qualcuno voleva piantare un albero, qualcun altro essere completamente se stesso, qualcuno vedere la propria figlia laurearsi o avere una seconda possibilità con la ex fidanzata.
Candy Chang, è un’artista ed urbanista focalizzata sulla potenzialità dell’ introspezione e della saggezza collettiva, infatti il suo progetto ha il fine di migliorare noi stessi e le comunità in cui viviamo. Non a caso,
Volevo sapere che cosa era importante per le persone intorno a me e io volevo un promemoria quotidiano
Attualmente, sono ormai oltre 500 i muri “Before I die” in 30 lingue e 60 paesi tra cui Kazakistan, Portogallo, Giappone, Danimarca, Iraq, Argentina e Sud Africa.
L’idea e la sua realizzazione sono diventati anche un libro che raccoglie le foto e i desideri di migliaia di persone.