“Un barlume di bellezza in mezzo al degrado”, “Il potere dell’arte di risvegliare le coscienza”.
Sono queste le parole, che fanno un po’ da motto, del MeP, Movimento per l’emancipazione della poesia
(mep.netsons.org), che attraverso una guerrilla poetry va clandestinamente alla conquista di muri urbani, manifesti pubblicitari, ma anche libri e giornali a suon di versi. Per legge è vietato attaccare scritte senza permessi, ma i poeti in questione sono molto attenti a non recare danni e a non coprire monumenti o opere d’arte.
I poeti ” ribelli” un po’ romantici e sempre anonimi vogliono rendere la poesia una pratica quotidiana per distrarre la massa dalla meccanicità dei gesti quotidiani.
Il MeP è nato a Firenze nel 2010 e si è subito diffuso in tutta Italia – con la speranza che un giorno la bellezza in tutte le sue sfumature prenderà il sopravvento.