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Quante persone nell’attesa della metro, prendono il cellulare ed iniziano a giocarci? Tutte o quasi.
Sulla banchina, sono tutti col capo chino sullo schermo dello smarthphone a chattare, controllare i social o a giocare al famoso Candy Crush. Poche sono le persone, che lo utilizzano per leggere un ebook o che addirittura, invece del cellulare estraggono dalla borsa un libro o un giornale.
Ecco, perché ho sempre pensato che il nemico di un buon libro è proprio lo smartphone.
A Grenoble, sud della Francia, arriva la soluzione.
Per curare la pigrizia culturale della società odierna il sindaco di Grenoble, si è inventato il distributore di racconti: si tratta di una macchinetta posta alla fermata dei mezzi pubblici che, come fossero scontrini, emette storie di narrativa più o meno brevi.
Il presidente Christophe Sibieude della casa editrice Short Edition, che ha collaborato col sindaco spiega:

Ci abbiamo pensato la prima volta di fronte a un distributore di barrette di cioccolato e di bibite. Si può fare la stessa cosa con un po’ di letteratura popolare, per occupare i tempi morti.

Il distributore sembra quello che stampa i numerini d’attesa in un ambulatorio o al supermarket. In base al tempo d’attesa, si pigia il bottone corrispondente ed ecco servito un breve racconto. Se l’attesa è di 3 minuti, riceveremo un foglietto lungo 60 cm. simile ad uno scontrino; se invece è di 5 minuti, avremo ovviamente un foglietto più grande.
Il tutto è corrisposto gratuitamente, nel tentativo di distogliere il popolo dagli smartphone e tentare di sollevare il livello culturale di una comunità sempre più appiattita e social addicted. In più, si regala il gusto della sorpresa: quale racconto capiterà in mano? Sarà bello? Sarà brutto?
Bhè, solo un paese che ama la letteratura come la Francia poteva avere un’idea del genere!

Spero che questa bellissima idea posso approdare anche in Italia; anche se in una città come la mia, Napoli, dove i tempo di attesa dei trasporti pubblici sono in alcune occasioni abbastanza lunghi, credo che il distributore debba sfornare libri e non foglietti! Ahahah 🙂