Avete presente quando una persona è caparbia, ostinata e insopportabilmente resistente a determinati comportamenti o sentimenti? Se avete difficoltà a definire in una sola parola questa persona, non preoccupatevene, non è propriamente una vostra colpa, ma il termine adeguato è una delle parole in disuso, o meglio il suo disuso è relativo in quanto questo termine è utilizzato maggiormente in ambiti scientifici e farmaceutici.
Colui o colei che è insensibile, che non reagisce ad alcun tipo sollecitazioni può definirsi “Refrattario”: si può essere refrattari a ogni sentimento, per dirne una, tuttavia la refrattarietà è una capacita che viene attribuita sempre più spesso nell’ambito della tecnologia, i materiali refrattari ad esempio sono quei materiali non metallici che resistono senza alterazioni notevoli alle alte temperature, ma non solo in fisiologia, si parla di “periodo refrattario”di un tessuto o di un organo eccitabile (muscolo, miocardio, nervo), il periodo refrattario è un intervallo di tempo tra due stimoli necessario perché anche il secondo stimolo evochi una risposta, corrispondente alla fase di restauro dei processi metabolici locali.
Ecco dunque spiegato il “disuso relativo” ordunque lettori, come sempre, salvare questa parola spetta a voi!