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Una studentessa americana di 19 anni realizza un’opera per denunciare, ma soprattutto testimoniare la violenza sessuale subita. Un’opera che subito è divenuta virale, coinvolgendo con un semplice twit oltre centomila persone in rete. Più di 300mila “mi piace” e 125mila condivisioni.
È la storia di Emma Kranzer che, alla Nebraska Wesleyan University, durante un corso d’arte ha realizzato un quadro di forte impatto emotivo.

Sono stata toccata qui da mia madre e qui da mio padre, qui dai miei amici, qui dal mio fidanzato. E qui da una persona a cui ho detto di no

recita la legenda, in basso a destra nell’opera, come se il corpo divenisse una mappa topografica delle emozioni e del dolore.
Il corpo raffigurato è quello di un’amica, nudo, steso, calmo e colorato. Ha manate, strisciate, punti rossi, neri e verdi. Ogni colore corrisponde a un essere umano che ha avuto a che fare con quella pelle, quegli organi e quel cuore.
Ci sono, infatti,  segni,sulle braccia, intorno al collo, in mezzo alle gambe.