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Oggi 01.05. si celebra la festa del lavoro. Oltre al classico tormentone legato alle esibizioni degli artisti per il cd. concertone, i picnic organizzati con gli amici o le gite fuori città, cosa resta delle reali riflessioni su ciò che oggi è il mondo del lavoro?

Le condizioni purtroppo, come testimonia il rapporto ILO ( l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia specializzata delle NU ), sulle tendenze per il 2017, non sono troppo rosee. Se infatti il problema della disoccupazione è particolarmente acuto nei paesi dell’America Latina e nei Caraibi, tra il 2009 ed il 2016 in quasi ogni regione del mondo, la percentuale delle persone in età lavorativa disposte ad emigrare all’estero per trovare un’occupazione, è aumentata. Le disparità di reddito sono ancora troppo elevate e destano grande preoccupazione la qualità e le condizioni del lavoro. Ricordiamo tutti il tragico incidente dell’08.08.1956 in cui lavoratori di 12 diverse nazionalità persero la vita nelle miniere di carbone di Marcinelle. Delle 262 vittime, ben 136 erano italiani, emigrati in Belgio nella speranza di poter offrire delle vite migliori alle loro famiglie. I tempi sono cambiati, ma i problemi nella ricerca di un giusto equilibrio tra crescita economica e garanzia dei diritti dei lavoratori, sono sempre dietro l’angolo. Come recita la nostra Costituzione all’art.4,  il lavoro è un diritto e un dovere. Pesa come un macigno che oggi, nel 2017, in Italia, dall’inizio dell’anno si contano 205 morti per infortuni sul lavoro.

Emira M'sakni

Emira M'sakni

Founder e Creative director @spaghettimag Cool Hunter | Sun Addict | Moody |