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Il punk e la borghesia milanese.
Le piume e le spille da balia.
10 anni di “ossessioni” di Alessandro Dell’Acqua, il X anniversario della sua N21.

Ecco cosa rappresenta la collezione autunno inverno 2020.

La femminilità delle gonne a matita che evidenziano il corpo è contrapposta alla severità dei cappotti tailor made e delle camicie maschili, in particolare della classica camicia azzurra a righe che diventa un mini dress sotto maxi cardigan e shirt trasparenti abbellite da piume, mostrando le gambe. Questo mix dona alla donna di N21 una sensualità misteriosa, quasi timida, non cercata ed amplificata dai pizzi trasparenti che ricoprono interi abiti o piccole porzioni di cappotti e gonne.

Grande importanza ha la maglia: maxi cardigan che diventano quasi capispalla e maglioncini infilati dentro le gonne a sottolineare il punto vita e che nascondono un effetto sorpresa nel retro, un’apertura che scopre quello che si cela sotto.

Ma sono i dettagli a fare la differenza, a rendere la donna di Dell’Acqua una donna contemporanea e non una “sciura”: maxi catene che da dettaglio sulle scarpe e sulle borse, invadono i capi, in particolare gli scolli profondi degli abiti o quelli a girocollo dei top. Ma soprattutto le spille da balia, l’elemento punk per eccellenza, che nella collezione diventa invece un decoro bon ton, creando dei ricami che ricordano quasi dei fiori.

Le opposizioni si rispecchiano anche nelle lunghezze dando vita ad orli corti e maniche lunghissime.

E poi c’è la pelle e le pailettes, in una palette che va dai colori severi quali il nero, l’azzurro, solo nelle camicie, ed i grigi, alla vivacità del verde, che crea dei pattern di paillette, fino al calore del color mattone, senza dimenticare un abito rosso brillante.

Una celebrazione, un anniversario che però non è nostalgico e neanche autocelebrativo, che ha al centro una donna, la donna di Alessandro Dell’Acqua, che da dieci anni si evolve rimanendo sempre se stessa.