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Come nasce un capo?
Di chi sono le mani che lo confezionano?
Sartorialità, artigianalità, arte, è questa la vera essenza della Couture. Mostrarla è quello che hanno deciso di fare gli stilisti in calendario per la Couture Week Primavera Estate 2021.

Ad aprire la Couture Week Schiaparelli, 231 Secondi di Haute Couture, che mostrano, come spiega Daniel Roseberry nelle note, l’idea di cosa è la Couture e di cosa dovrebbe essere, facendo abiti che rispecchino la tradizione della Maison e l’artisticità che c’è dietro, abiti che rendano consapevoli del proprio corpo e di come ci si muove nel mondo.
Oro, bianco, nero, volumi nelle maniche e linee rette, drappeggi e l’effetto six pack che oltre a corsetti, diventa anche una borsa.
Grande importanza hanno i gioielli, enormi e che, trasformandosi anche in ricamo negli abiti, rappresentano il vero codice della collezione.

Ulyana Sergeenko celebra la sua Russia e presenta un fashion film in due parti, una prima che è un vero e proprio défilé in cui le modelle si moltiplicano, mentre la seconda che mostra come i capi sono stata creati.
Ispirata a Vera Kholodnaya, la più famosa tra le attrici del cinema muto russo, la collezione mette in scena l’artigianato russo dai pizzi Yelets, alle cuciture Kresttskaya, agli smalti Rostov e al cristallo sfaccettato Gus-Khrustalny.

Radici di Rinascita è la collezione di Iris Van Herpen, simbiosi tra artigianato e tecnologia. Riprendendo World wide web, la sua è una Wood Wide Web, una collezione che abbraccia tutto il mondo, una rete, di legno in questo caso, che rappresenta gli scambi sottili che avvengono sotto ai nostri piedi tra microorganismi quali funghi, spore e radici.
Gli abiti sono caratterizzati da lunghi strascichi e cut out e tra i colori della palette spicca un rosso quasi marrone, un colore terroso che ricorda il sottosuolo.

Christian Dior ha sempre creduto nelle arti divinatorie e Maria Grazia Chiuri con Il Castello dei Tarocchi rende omaggio al Couturier. I personaggi dei tarocchi, figure complesse ed affascinanti che utilizzano un linguaggio simbolico, indossano abiti dal taglio impero e corpetti con bassorilievi traforati e impreziositi dai disegni di Pietro Ruffo.
“Chi sono?” Chiede la protagonista e tra le carte appare la Papessa, simbolo della conoscenza segreta, della dualità tra universo materiale e spirituale. E poi la Stella, la Luna, l’Imperatrice, la Giustizia… gli Amanti, due donne che fondono il femminile con il Maschile ed infine, la Morte, etera, lontanissima dall’immaginario comune, indossa un abito azzurro, luminoso…
Le silhouette dei gli abiti diventano montaggi astratti la cui bellezza è misteriosa e sfaccettata, chiave di accesso ad un mondo magico.

Il ritratto di un uomo e di una donna che incarnano l’essenza di libertà, glamour e sensualità tipici del periodo in cui la Maison Azzaro è stata fondata, è l’ispirazione per la collezione creata da Olivier Theyskens. Linee fluide e sobrie intervallate da esplosione di cristalli, una serie di riflessi e luccichii per capi timeless.

Un ballerino, un messaggero degli dei balla con le donne di Giambattista Valli per rivelargli memorie ed emozioni nuove, ma anche uno spirito guida.
L’incontro tra due culture quella spagnola e quella araba che convergono nell’Andalusia e in particolare nella città di Siviglia per invitare chi guarda ad un momento di introspezione e per riconoscere l’importanza di un gesto.
C’è tutto questo nella collezione Couture 20 di Giambattista Valli e c’è anche un equilibrio che è si quello tra le due culture, ma è anche quello della sua estetica nella quale l’immancabile tulle ed i fiocchi si mescolano al taffetà e alle balze, i capelli cotonatissimi degli anni 60’ indossano fiori e fiocchi di un epoca più antica, il volume esagerato incontra la leggerezza e dalle spalle dei mini dress scendono strascichi lunghissimi.

Quattro giorni, dal 25 al 28 Gennaio e trentadue show, ma solo digitali nel rispetto della pandemia. Una forma necessaria quella a porte chiuse, che però è capace di aprire le porte di un mondo esclusivo come quello dell’Alta Moda, a chiunque grazie alla possibilità di guardare gli show sul sito della Fédération de la Haute Couture et de la Mode.