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«Penélope Cruz appartiene alla scuola di recitazione mediterranea, uno stile caratterizzato da carnalità, sfrontatezza, mancanza di inibizioni, capelli scompigliati, e un modo assai vociante di comunicare. Lei è capace di tutto, è diventata una donna eterna. Credo che sia una delle interpreti più versatili con le quali ho avuto il piacere di lavorare». Queste sono le vivide parole di un regista per un’artista che, da sempre, riesce a dare voce alle donne, con una toccante e carnale credibilità. 

L’incontro tra Penélope e Pedro avviene nel 1997 quando il regista la sceglie per il film Carne trémula. Una piccola parte per un’artista destinata a diventare la Musa di uno degli autori cinematografici più incisivi del nostro tempo. Nel 1999, Almodòvar inserisce la Cruz nel progetto cinematografico Tutto su mia madre. Ma è con Volver (2006) e  Gli abbracci spezzati (2009) che si definisce e sottolinea il talento di entrambi. Dopo un cameo nel 2013, ne Gli amanti passeggeri, nel 2019, l’attrice interpreta in modo umano e semplice il ruolo di Jacinta nel film Dolor y Gloria di Almodòvar.   

Adesso, Pedro è pronto a raccontare una nuova ed intensa storia “Madres Paralelas”. Al suo fianco, ancora una volta, ci sarà Penèlope Cruz. Insieme a lei, troveremo anche Aitana Sánchez Gijón e Milena Smit che daranno voce alle tre madri di questo film. Inoltre, il cast si arricchisce con Israel Elejalde, Julieta Serrano e Rossy de Palma.

«Con Madres paralelas ritorno all’universo femminile, alla maternità, alla famiglia. Racconto  dell’importanza degli antenati e dei discendenti. L’inevitabile presenza della memoria. All’interno della mia filmografia, ci sono molte mamme. Quelle che fanno parte di questa storia saranno molto diverse», ha raccontato Pedro Almodovar.