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Nel suo ultimo podcast, la scrittrice Chiara Gamberale racconta le relazioni umane “slegate”; quella terra di mezzo che si estende fra le persone sole e quelle con una famiglia più o meno tradizionale.

I suoi abitanti sono individui spaventati sia dall’idea di un legame, sia dalla prospettiva della solitudine. Un esempio è quello di Chiara Gamberale stessa, che ha dichiarato «Il mio ex analista diceva: “Il tuo problema è che mentre ti leghi senti il bisogno di slegarti, e mentre ti sleghi senti il bisogno di legarti”»

Ma se questo anziché essere un problema fosse semplicemente un modo di avere relazioni?

E’ la stessa domanda che ci si pone guardando il primo cortometraggio della regista danese Daria Geller, un piccolo gioiello che esplora le dinamiche di una relazione in cui l’amore e l’odio sono irrimediabilmente connessi.

Si chiama Him & Her ed è una anti love-story; una moderna reinterpretazione di He & She, il racconto composto da lettere tra due amanti scritte da Anton Cechov nel XIX secolo.

Lei cantante, lui amante devoto.

Due persone che mentre si legano hanno bisogno di slegarsi e che mentre si slegano sentono il bisogno di legarsi.


Due persone capaci di essere orribili ed adorabili allo stesso tempo, che si amano e si odiano e che non possono sopportare di starsi vicino, ma si sentirebbero vuote l’una senza l’altra.

In collaborazione con i marchi Lesyanebo e Brier-wear, Him & Her è anche un tributo all’estetica tetra e malinconica russa.

Anche gli ambienti seguono uno schema riconoscibilmente sovietico: l’Hotel Che, Hotel Uzkoe e la House of Architecture a Mosca.

L’identità russa si percepisce dalla mancanza di dialogo, cosa che normalmente riempirebbe una relazione; dal cast al suono allo styling, ci ritroviamo in una battaglia costante di emozioni contrastanti.

C’è una vera e propria brutalità in Him & Her.

L’allegria, le provocazioni, il tira e molla, diventano atteggiamenti che i due protagonisti hanno adottato negli anni – un modo viscerale di amare che adorano e detestano, perchè, in uno sfortunato paradosso, è solamente con coloro che davvero amiamo che ci sentiamo abbastanza a nostro agio per mostrare il peggio di noi.

Him & Her parla di come, quando si ama, passiamo la maggior parte del nostro tempo “sotto i riflettori”, in attività mondane, in attesa di quei rari momenti d’amore per i quali siamo disposti ad affrontare qualsiasi cosa.

Nel corto questo è visibile quando lei sale sul palco per esibirsi; è il momento esatto in cui lui si innamora puntualmente di nuovo di lei.

Non la sentiamo mai cantare, perché nulla al mondo potrebbe essere paragonabile al modo in cui lui sente la sua voce, e pur avendo un intero pubblico a disposizione, anche per lei l’importante è che sia lui solo ad adorarla.

Visivamente ogni scena si carica di rosso mentre ci si avvicina al momento della sua performance.


Anche se entrambi sanno, che non appena l’esibizione sarà finita e ritorneranno a casa, tutto tornerà ad essere grigio come prima.

Him & Her mette in discussione la natura dell’amore, un’anti fiaba che offre una rappresentazione più realistica delle relazioni. Una storia di amore e odio, che scandaglia dinamiche tossiche che, sebbene non si adattino alle aspettative di romanticismo della società, possono formare una parte intrinseca dell’amore.

Selezionato da diversi film festival internazionali, ha già vinto Best Short Film e Best Actress a Cinalfama, Best Short e Best Cinematography all’ Indie Short Fest ed è stato nominato come Best Cinematography agli ARFF BerlinInternational Awards.

Nata e cresciuta a Mosca, Geller vive tra Parigi e Tel Aviv. All’età di sedici anni si è fatta strada nel mondo del cinema frequentando l’importante scuola Russa VGIK sotto la guida del noto cinematografo Mikhail Agranovich. Il suo lavoro è stato definito onesto e brutale, con il quale si cerca di far luce sui momenti più intimi della vita.

Geller ha lavorato come Director e Cinematographer in Europa, Russia e Medio-Oriente, girando numerose pubblicità, documentari, fashion film, cortometraggi e videoclips per nomi come Adidas, Clean Bandit e Son Little. Il suo lavoro è stato proiettato e premiato a livello mondiale, vincendo il Best Middle Eastern Film al Berlin Fashion Film Festival 2017 ed una nomination come Best Music Video ai BRITS Awards nel 2016.

Ve lo presentiamo qui:

Credits

Director: Daria Geller (@daria.geller)

Script: Asia Fix, Daria Geller

Producers: Yuval Orr, Daria Geller

Executive Producer: Iftach Aloni

Cast:

Him: Evgeniy Kharitonov

Her: Miriam Sekhon (@magoga)

Alexey: Evgeniy Shwartz (@evgeny_shwartz)

Sveta: Irina Nosova (@irinanosova)

Driver: Alexandr Tumbler

Crew:

Cinematographer: Daria Geller

Edit: Daria Geller, Efim Graboy (@efim_graboy)

Stylist: Alexandra Kaminer (@sashakaminer)

Music: Roi Keidar

Makeup Artist: Alisa Bo

Makeup Assistant: Olya Boogie (@boogie_makeup)

Federica Passarella

Federica Passarella

Trovatrice di pezze a colore con una passione smodata per i mercatini delle pulci, l'estetica 70s e i letti sfatti.