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«Ognuno è stato creato per qualche lavoro particolare, e il desiderio di quel lavoro è stato messo in ogni cuore» – Jalal ad – Din Rumi

Da sempre, Andrea Bosca racconta storie, vive di persone e personaggi, riesce a dare voce all’umanità, condivide il bene ed attraversa le parole, usando solo il cuore. Un artista diventa un artista quando vive d’arte e riesce a far vivere anche gli altri attraverso di essa. Questo è quello che Andrea, nel suo viaggio immenso verso la vita, cerca di fare quotidianamente. Si espone nel sociale, a teatro, al cinema e in tv.

Nel 2017, fonda insieme ad altri artisti italiani la Onlus Every Child is my Child che si occupa di garantire un futuro e un’istruzione ai bambini costretti a vivere in condizioni di profondo disagio a causa di guerre, calamità, povertà ed emarginazione. La sua voce chiara e limpida è vicina agli esseri umani. Adesso, è il protagonista della serie internazionale ‘3 Caminos’, già disponibile su Amazon Prime, disponibile in oltre 200 paesi, compresi Stati Uniti e Gran Bretagna. Ma non è tutto, Bosca è nel cast del film danese ‘TOSCANA’, la commedia ambientata in Italia e diretta da M.Avaz.

Da troppo tempo, gli artisti non possono condividere la propria arte dal vivo. I cinema, i teatri sono chiusi da un anno. Quanto è importante tornare a condividere storie con le persone? 
C’è bisogno, sempre di più, di arte. Abbiamo un bisogno umano di tornare a vivere il teatro e il cinema, dal vivo. Attraverso lo scambio si cresce. Le arti non rappresentano soltanto un dialogo, ma ci permettono di condividere con gli altri ogni cosa. Non vediamo l’ora di poter tornare a fare arte per fare del bene alle persone. L’Italia è un paese meraviglioso in cui lo spettacolo, la musica dal vivo devono diventare una priorità. L’arte non può restare in stand by. Il nostro paese vive attraverso il gruppo, attraverso lo stare insieme.

É un danno che tutto sia ancora fermo. Adesso, è ora di mettere in campo una vera ripartenza. Mai come ora, gli artisti hanno voglia di sostenere le persone e di raccontare storie. Ci sono tante persone che lavorano dietro le quinte e fanno arte, i lavoratori dello spettacolo sono importanti. Ogni strato del nostro settore è necessario. Dobbiamo uscire da questo gelo e rimetterci in carreggiata. Siamo pronti a ripartire. Abbiamo visto cosa significa restare da soli in casa, chiusi nella nostra solitudine. Ora, è arrivato il momento della rinascita, per poter avere degli artisti che possano permetterci di volgere il nostro sguardo fuori dalle nostre stanze.

Cosa rappresenta, per te, l’arte dal vivo? 
I film, gli spettacoli teatrali, i concerti rappresentano per tutti noi un trampolino per poter fare un salto nelle nostre vite. L’arte racconta alle persone storie che permettono non solo di vivere più vite ma anche di vivere “pienamente”. Nel momento in cui vivi un’esperienza, una determinata emozione ti permette di capire molto di più te stesso, le persone che hai intorno, le relazioni che vivi, quello che realmente vuoi. Le arti ci permettono di crescere, scoprire, guardare dentro noi stessi per comprendere cosa veramente vogliamo dalle nostre vite. Proteggere l’arte dal vivo è così importante. Le storie sono reali e concrete e dobbiamo proteggerle. Ho sempre pensato che ogni artista, in qualche modo, protegge la vita, facendo un’arte viva. Manteniamo vivo tutto quello che di bello abbiamo nel nostro Paese. 

Sei tra i protagonisti della serie “3 Caminos” di Amazon Prime. Come descriveresti questa serie? 
La serie ha una fotografia davvero molto bella ed un cast internazionale, composto da artisti che provengono dalla Corea, Germania, Messico, Italia e Spagna. Raccontiamo il Cammino di Santiago, l’incontro di persone diverse, che arrivano da ogni parte del mondo e vivono tutte insieme una grande esperienza. Nella storia, le persone si riconnettono con la natura. Ho avuto la grande fortuna di girare questa serie. É stato davvero bello poter raccontare questa storia, specialmente in un periodo così complicato come quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Per me, rappresenta una prova importante. 

In che modo descriveresti il tuo personaggio? 
Ho avuto l’occasione di raccontare la vita del mio personaggio con i suoi cambiamenti, i suoi alti e bassi. Inoltre, ho lavorato all’interno di Luca e sono andato in fondo a tante emozioni diverse. Ho raccontato le sue difficoltà profonde ma anche il suo animo leggero, la sua capacità di scherzare. Pian piano, durante il viaggio, si trasforma in un essere umano che comprende la vita, come pochi. É un personaggio italiano molto pieno. In qualche modo, volevo rappresentare l’Italia, il mio paese. Noi italiani diamo una grande importanza all’amicizia, abbiamo una grande capacità di condividere, di instaurare amicizie profonde. Siamo persone a cui importano i legami umani. Questo è un tratto molto spiccato degli italiani che mi piaceva che trasparisse anche in questo ruolo. 

Prima hai accennato all’importanza dell’uomo che si riconnette con la natura. 
 Sì. Per esempio, l’Italia ha un valore naturale inestimabile. Il nostro paese coniuga la natura con l’arte. Dobbiamo proteggere la nostra natura. Dobbiamo chiederci: in che modo trattiamo la terra? É importante rispettarla. Il nostro compito è quello di proteggere la nostra bellezza. Credo che sia importante imparare a voler bene a tutto quello che abbiamo intorno. Le generazioni future, i giovanissimi sentono la responsabilità del rispetto del nostro pianeta. Vogliono avere la possibilità di vivere in un mondo più naturale, più rispettato. I ragazzi hanno l’occasione di cambiare ogni cosa ed io credo nei loro ideali. La vita è meravigliosa se è condivisa, ed i giovani lo hanno capito. 

Tornando ai tuoi progetti futuri, so che sarai tra i protagonisti della commedia danese “Toscana”. Che esperienza hai vissuto? 
Questa commedia è super divertente. Racconta la storia di uno chef danese che arriva in Italia per un’eredità e poi si innamora del nostro paese. Sul set, ho lavorato insieme a Cristiana Dell’Anna, che è diventata un’amica per me. Ci siamo tutti molto divertiti durante le riprese in Toscana. Una famiglia toscana ci ha ospitati con una grande accoglienza e con tutto l’amore possibile. Ho avuto la fortuna di lavorare in un posto meraviglioso.   

Che significato dai alla condivisione? 
É la parola più letta, più usata da tutti. Non dobbiamo rischiare di svuotare questa parola, attraverso dei contenuti che sono soltanto virtuali. La condivisione umana è fondamentale. Tutto quello che possiamo fare di bello è necessario. Condividere con gli altri, con il pubblico, con i nostri colleghi è qualcosa di meraviglioso. Con tutte le nostre forze, dobbiamo tutelare la bellezza della condivisione. Le persone che io reputo di successo sono quelle che condividono. La cosa che considero di grande valore è quella di raccontare delle storie, per poter ispirare qualcuno. La soddisfazione che si prova quando condividi qualcosa con gli altri è impagabile perché significa incontrare anime comuni alla tua. É l’unica cosa che conta, per me. 

Cosa ti rende felice e libero, in questo momento? 

É importante chiedersi: Questa cosa che sto facendo mi rende felice e libero? A volte puoi perderti, puoi sentirti smarrito e solo. Lo capisco e ho provato a raccontarlo in tanti personaggi nella mia carriera. Però, poi ringrazio sempre quando c’è la possibilità di portare attenzione sulle cose che ci fanno felici.

Dobbiamo avere il coraggio di dire di no alle cose che non sentiamo vadano bene per noi. La libertà, per me, è sempre una riconquista. Vedo la libertà come qualcosa non che “voglio fare” ma che “posso fare”. Nella vita, bisogna fare delle scelte altrimenti si rischia di vivere sempre sprecando le proprie energie e non riuscendo mai a prendere una reale posizione.

Vivo in amore, senza far del male agli altri e a me stesso. É così bello e importante vivere nel rispetto degli altri e di se stessi. Ho ancora tanti sogni da realizzare ma sento una grande libertà di dirmi: voglio avere la libertà di vedere cosa accade, di vivere il momento, di stare nel presente. Siamo quello che pensiamo ma anche quello che facciamo. Entro in gioco nella vita con il cuore, con il corpo, con le responsabilità. Ho la schiena dritta. Sento che la vita è importante e questa è l’unica sensazione che mi occorre per affrontare le difficoltà.

Photo: Amilcare Incalza

Styling: Samanta Padrini

Ufficio Stampa: Elisa Galli