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A Milano la prima personale dell’artista, che racconta nei dipinti il suo immaginario femminile: libero, colorato e reale.

Libere, imperfette, statuarie ma mai idealizzate. Vere. Sono le donne di Adelisa Selimbašić, dipinte per la sua prima personale dal titolo “Non ci incontreremo mai così giovani”, negli spazi di State Of (Aretè Showroom – Via Seneca 4, Milano, fino al 6 giugno).

Curata da Luca Zuccala e realizzata da IPERCUBO, la mostra si articola negli spazi dello showroom in venticinque opere interamente dedicate al ritratto femminile, lontano da ogni stereotipo e ogni tentativo di mitizzazione.

Sono infatti donne reali, amiche, conoscenti, colte in situazioni quotidiane, accomunate da un unico sentimento: la libertà. La scintilla di tutto sta nel colore, che è saturato e acceso, tale da rendere le opere vibranti e quasi tridimensionali.

Il colore è proprio l’arma di cui si serve Selimbašić per spostare la percezione del corpo femminile da una visione convenzionale, oggettificata, a cui siamo forse troppo abituati dal costante sguardo maschile, a uno che è invece totalmente immerso in un mondo che vive e esperisce in prima persona.

La bellezza imperfetta di queste donne e l’erotismo che trasmettono sfidano ciò che l’immaginario collettivo attribuisce all’esposizione pubblica dell’ “altra metà del cielo”.

Adelisa non ne fa una questione politica, la sua pittura non vuole indignare o sconvolgere, bensì suggerire, con delicatezza ma forza. Il corpo per lei non è un medium passivo segnato da un’identità di genere fissa e determinata. A ciascuno il suo, e ognuno è dunque unico e a se stante.

Così dipinge una serie di venti fondoschiena, accomunati da due uniche componenti: il formato della tela (24x18cm) e il contenuto. Ogni posteriore è diverso, e si distingue con forza dai suoi compagni per la scelta cromatica che è nuova ogni volta.

La Culeria (questo il titolo della serie) è una classificazione, quasi un campionario, di ciò che un sedere può essere. Ciascuno diverso, ciascuno giusto.

E ancora il fondoschiena che viene spinto, giocosamente, nella grande tela 35 gradi e mezzo, che cattura lo sguardo con colori acidi e a tratti violenti.  Le cromie contrastano con il gesto scherzoso e amichevole di una ragazza che butta in acqua un’amica, e catturano inesorabilmente nell’immaginario onirico dell’artista.

Immaginario che si forma nel microcosmo in cui è nata, Karlsruhe (Bosnia), per poi svilupparsi a Venezia e ora Milano. Un repertorio che porta con sé e che racconta con sottile ironia, stemperando la pesantezza del quotidiano.

L’ultima sorpresa della mostra è una tela nascosta, in fondo alla sala, che da il titolo a tutto. Non ci incontreremo mai così giovani è una piccola e delicata dedica a cogliere il presente, con sottile malinconia ma anche – e soprattutto – con la libertà e la leggerezza dei suoi quadri.

Adelisa Selimbasic – Non ci incontreremo mai così giovani, a cura di Luca Zuccala, fino al 6.6.2021, State Of – Aretè Showroom, Via Seneca 4. Per info https://www.ipercubo.eu/works/non-ci-incontreremo-mai-cosi-giovani