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Firenze è pronta a riaccendere i riflettori con l’edizione numero 100 di Pitti Uomo, in programma dal prossimo 30 giugno e fino al 2 luglio.

Per l’occasione, il visual designer Francesco Dondina ha creato un logo adattabile alle esigenze di comunicazione: «Il 100 è un numero forte, significativo. Un traguardo, ma – se letto al contrario, 001 – diviene simbolo di nuovo inizio» ha spiegato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine.

Un traguardo simbolo anche di ripartenza dunque, in sintonia con l’animo dei saloni estivi di Pitti, tornati in presenza dopo due stagioni in versione phygital.

Diverse le iniziative in calendario. Alcuni tra i numerosi espositori presenti sono chiamati a realizzare all’interno delle proprie collezioni un capo 100 a tema; la Fortezza da Basso farà da cornice alla prima capsule menswear dell’ospite speciale, lo stilista sudafricano Thebe Magugu. Giovane e promettente, nato con l’omonimo brand nel 2016, dichiara di prendere ispirazione dalle donne forti e indipendenti del proprio Paese e in particolare della sua famiglia. La scelta è ricaduta su di lui per la naturalezza con cui impegno etico e sociale emergono dai suoi capi, sospesi tra arte e artigianalità.

    Salone che da sempre valorizza la tradizione, Pitti Immagine è allo stesso tempo attento alle innovazioni di settore; ne è un chiaro esempio il progetto Sustainable Style, curato dalla giornalista di moda e talent scouter Giorgia Cantarini. Giunto alla terza edizione, seleziona, tra le giovani realtà, 15 brand sostenibili capaci di applicare criteri eco-responsabili al processo creativo.

Pitti 100 dedicherà inoltre uno spazio al LVHM Prize, il premio istituito nel 2014 che celebra i giovani stilisti emergenti nel mondo. In programma un film dedicato ai nove finalisti dell’edizione 2021 e un live shooting tra le strade del capoluogo toscano.

    A garantire lo svolgimento della manifestazione in totale sicurezza, il protocollo di misure denominato #SafeWithPitti che permetterà a buyer, visitatori e stampa di vivere un’esperienza in un’atmosfera di ritrovata normalità.