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Gabriella Di Sambuy presenta la collezione FW23 al Tempio del Futuro Perduto a Milano, attraverso un fashion show che si presenta più come uno spettacolo performativo. 

Prende il nome di Catharsis, dal greco purificazione, redenzione, cura, perché nasce con l’autorevolezza di svincolare gli individui dai desideri materiali, dalle convenzioni sociali, dai pregiudizi che la società impone, per la difesa della libertà di espressione, soffocata troppo spesso da stereotipi obsoleti.

Vorrei che questa collezione fosse una catarsi non solo per chi la indossa, ma anche per chi la guarda; una cura per liberare le persone, farle sentire belle e sicure di se stesse, per affrontare la vita con più positività e leggerezza” spiega Gabriella di Sambuy. 

La Fashion performance mette in scena la fluidità di genere e, attraverso ballerini, performers, modelle e modelli atipici, vuole concedere ad ognuno la possibilità di essere se stesso dopo il periodo difficile che abbiamo vissuto con la pandemia mondiale.

Durante lo spettacolo la Fenice, simbolo caro a Gabriella di Sambuy, si oppone al Dottore Veneziano della Peste, che simboleggia il Covid e l’oppressione sociale, e lo sconfigge, sacrificandosi per rinascere dalle proprie ceneri.

Il suo gesto eroico mette fine al conflitto e lascia spazio ad una seconda parte dello show, che regala un mood più positivo e celebrativo attraverso un attitude disco e glam rock.

Obiettivo principale della giovane designer è quello di strutturare un brand che sostenga lo slow fashion per un consumo consapevole, di alta qualità e soprattutto Made in Italy, attraverso la valorizzazione della creatività e dell’artigianalità.

Gabriella di Sambuy definisce il suo stile con l’espressione barocco alieno, puntando l’attenzione sull’importanza di salvaguardare la tradizione, pur proiettandola con un occhio attento e curioso verso il futuro. 

La collezione è costituita da capi interamente realizzati a mano, di cui una parte rappresenta capi haute couture, mise su misura, realizzati con tessuti naturali e italiani di recupero da fine produzione, quindi unici e irripetibili, e pezzi creati in upcycling per limitare gli sprechi e dare un futuro al passato. Una parte della collezione include capi in limited edition che si possono realizzare su richiesta e personalizzare.