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Ex Forti è un marchio di Interior Design, nato nel 2020. Il nome richiama il motto della famiglia del fondatore “Ex Forti Dulcedo”, oggi ripensato e utilizzato per presentare l’anima del marchio. È un progetto nato dal desiderio di creare oggetti di design personalizzati e che racchiude al suo interno arte, eleganza e funzionalità come elementi distintivi. Ex Forti è texture preziose, metalli massicci e tessuti sinuosi, che vestono linee scultoree e architettoniche, sperimentando l’infinita gamma di fantasie e combinazioni di colori. Il sito internet del brand è la casa principale, sia in termini di immagine che di distribuzione, fortemente controllata tramite il sito internet. Oltre ad avere un punto vendita a Firenze e uno a Londra. Noi, abbiamo parlato con la fondatrice, interior designer e direttore creativo del brand, Selvaggia Arborio Mella di Sant’Elia, che ci ha raccontato in toto la nascita del suo marchio, la sua arte, i progetti correnti e quelli futuri.

 

Selvaggia, lei è l’ideatrice e la creatrice del marchio di interior design, Ex Forti. Cosa vuoldire “Ex Forti Dulcedo”?

Ci sono due motivi per i quali ho scelto questo nome. La mia famiglia possiede uno stemma, sopra al quale c’è la frase ed il motto “ex forti dulcedo”, che significa, “dalla forza alla dolcezza”. Sicuramente, ho inoltre scelto questo nome perché credo rappresenti al massimo quella che è l’identità del brand. Tutto deriva dal brutalismo, da un uso di materiali pesanti, dall’uso di linee geometriche abbastanza definite, dunque da qui mi collego alla forza e il tutto viene messo in pratica attraverso un design armonioso, bensì utilizzi materiali in contrapposizione tra loro. Uso gli ottoni, ammorbiditi però da materiali come il nabuk.

La sua passione per il design ha radici profonde e deriva da una tradizione familiare ancora vivida. Ci racconti di più.

Assolutamente si. Da mio papà e, prima ancora, da mia nonna. Mio papà aveva un suo studio e faceva ciò che faccio io oggi. Lui era però un artista. Ho respirato quindi, sin da piccola, attraverso di lui, un’aria ricca di arte, design e passioni che mi hanno portato dove sono oggi. Mio padre è stato un vero punto di riferimento per me. Decisi poi in realtà di intraprendere gli studi di scienze politiche, per poi riconnettermi in seguito al ramo del design ed arrivare ad avere uno mio spazio di arredamento e progettazione di interni. Durante quegli anni ho avuto la possibilità di costruirmi il mio background e lavorare con molti architetti che sono stati per me fondamentali per la mia formazione. Uno in particolare.

Gli oggetti di arredo da lei disegnati sono carichi di un heritage del passato, ma traslati in tempi moderni. Quali sono gli elementi distintivi e le caratteristiche primarie delle sue preziose creazioni?

L’ispirazione principale è sicuramente il mondo della “fine art”. Poi, tutto il periodo del modernismo e soprattutto il periodo del brutalismo (anni ‘50). Tanto che la maggior parte dei mei oggetti e delle mie creazioni possiedono una texture che deriva da alcune sculture. Ad esempio, la mia prima collezione deriva dal brutalismo e riprende un artista guatemalteco che viveva in Messico. Oppure, ho realizzato una box che riprende le linee di un palazzo, sempre di orgini brutalista, di Bruxelles. Vi sono inoltre degli omaggi a Brancusi, rappresentati ad esempio nelle box con i piedi di ottone.

Quanto contano, a suo avviso, la costante ricerca e la curiosità, in un lavoro come il suo?

Credo che sino aspetti fondamentali. Così come credo sia importante plasmare e dare una visione differenze di ogni cosa. Per esempio, io utilizzo l’alpacca, un materiale che nasce come lega per le posate di argento. All’interno di esso vi sono materiali come il rame o l’ottone, tutti tendenti al rosso. L’alpacca, se si lascia invecchiare, tira fuori un aspetto un pò rossastro, giallognolo, che dà l’idea del segno del tempo. Mi piace dunque che questo materiale invecchi dando ancor più valore agli oggetti che lo rappresentano. La ricerca è molto importante, senza perdere però mai di vista il fil rouge che collega il tutto. Al momento sono molto attratta dalla vetroresina, materiale che mi piacerebbe mixare con alcuni più importanti e costosi. Ex forti dunque è caratterizzato anche e molto spesso da questi contrasti di materiali, apparentemente distanti e diversi, ma che però si sposano perfettamente tra loro.

Da oltre dieci anni colleziona, tra le altre cose, esperienze come scenografa per l’industria cinematografica italiana. Dunque, l’arte fa parte del suo DNA.

Ho lavorato nel reparto della scenografia come arredatore di interni. In realtà per me, tutto ciò che può essere fonte di ispirazione per il mio lavoro è un qualcosa che accolgo e che mi permette di imparare e di trarre qualcosa di positivo. Quindi il cinema ma anche la fotografia. Io stessa fotografo ciò che credo. Tutto quello che rappresenta la bellezza in generale può essermi di aiuto e diventare fonte di ispirazione. Quella nel cinema, è stata sicuramente un’esperienza totalizzante ed impegnativa.

Una nuova importante collaborazione in vista è quella con il celebre Hotel St Regis di Roma. Ci sveli di più su questo nuovo ed interessante progetto.

Questa collaborazione è nata un po’ per caso ma, sicuramente, al momento giusto. Il St Regis possiede una bellissima suite al suo interno, che è il loro “fiore all’occhiello”: la “royal suite” di 300 mq. Avevano necessità di inserire degli oggetti di design all’interno della suite ed in particolare nella sala da bagno. Ho quindi creato, in esclusiva per loro, una collezione, utilizzando materiali nuovi. Ogni oggetto è personalizzato con il nome del mio brand e con il loro logo. È stato sicuramente un bellissimo progetto, che non termina qui ma vedrà in futuro altri sviluppi. Inoltre, ho da poco lanciato un progetto con Viola Milano, brand di confezione maschile che sta sviluppando tutta la parte di interior. Per loro ho realizzato una scatola speciale, che vendono in esclusiva sul loro sito. Insomma, le novità non finiscono mai ed io non mi fermo mai. Per il futuro di Ex Forti, ci saranno sicuramente collaborazioni con brand di interior design, che usciranno prossimamente. Ad esempio, a breve usciranno delle candele sculture con degli ottoni all’interno.