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Siamo ormai arrivati alla fine della Paris Fashion Week Autunno Inverno 2023/2024: ben 9 giorni di sfilate e presentazioni tra charme, classe, con ed un mix di emozione e commozione, dove le maison hanno presentato le loro creazioni per il prossimo Autunno Inverno 2023 2024. Domenica sera alle ore 20.00 è andato in scena il défilé di Pierpaolo Piccioli per Valentino, che, come sempre, riesce a trasportarci in un mondo di bellezza, femminilità ed emozione immensa. Non ci resta che attendere Chanel e Miu Miu, i brand scelti per chiudere la settimana della moda parigina con le loro sfilate in programma martedì mattina. Ma, per riprendere da dove avevamo iniziando, ecco la tranche di sfilate ed eventi più belli della Paris Fashion Week. A voi!

Stella McCartney: durante la sfilata dal titolo “Horse Power”, abbiamo osservato le modelle sfilare nel Manège de l’Ècole Militaire, la più antica scuola di equitazione in Francia. Sullo sfondo 7 cavalli accompagnati da Jean-Francois Pignon, che da 30 anni educa i cavalli attraverso il linguaggio del corpo. La collezione è composta da abiti sartoriali, denim su denim, cappotti e abiti da cocktail.

Pierre Cardin: dopo ad avere celebrato 100 anni di successi del marchio, Pierre Cardin torna in passerella attraverso una sfilata futurista che rimane legata all’heritage della maison. Colori fluo, geometrie, volumi e materiali che sembrano parlare al metaverso.

Balenciaga: la collezione possiamo dire rappresenti una celebrazione della storia d’amore tra Demna, il designer, e i vestiti, o l’arte di creare vestiti. Il designer del brand racconta di quando a 6 anni i suoi genitori gli fecero fare un paio di pantaloni su misura da un sarto. Demna li disegnò e ne scelse il tessuto, andando poi più volte dal sarto a fare le prove. Questo episodio fece nascere in lui il desiderio di diventare chi è oggi.

Ludovic de Saint-Sernin: la sfilata rivelazione. Questa è la sfilata di debutto di Ludovic de Saint-Sernin alla direzione di Ann Demeulemeester. Linee pulite e stile minimal. Nero, bianco e bordeaux in versione sexy e glamour, mantenendo comunque un romanticismo dark caro al brand.

Elie Saab: Un sogno, come sempre. I fiori sono in assoluto i protagonisti delle creazioni meravigliose a firma Elie Saab per l’Autunno Inverno 2023 2024. La collezione si ispira ai sontuosi bouquet del Rinascimento. Sfila una donna impavida, libera e femminile, come un fiore selvaggio.

Hermes: un nome, una garanzia. I colori sono quelli della terra e dell’autunno come il marrone, il rosso, il beige ed il giallo. Le silhouette sono monocromatiche, lo stile sofisticato ma con elementi equestri come il berretto in raso riproposto in diversi look. I materiali scelti spaziano dalla pelle di vitello, allo shearling, fino alla lana, al cachemire e alla seta. Alcune lavorazioni ricordano la corteccia di un albero. Gli accessori appartengono tutti all’heritage della maison, come ad esempio le borse Médor e Birkin e i gioielli Hermès Clou d’H.

Valentino: Pierpaolo Piccioli sceglie le sale dell’Hôtel Salomon de Rothschild per presentare al pubblico la collezione Maison Valentino per la stagione Autunno/Inverno 2023-24. La raccolta, intitolata Black Tie, è indossata da modelle e modelli ma l’idea dello stilista è quella di realizzare un guardaroba comune, con capi sempre più privi di tratti distintivi di genere. “Black Tie” non è solo la “cravatta nera”, ma è quel preciso dress code, o codice di abbigliamento richiesto per gli eventi serali e formali. L’idea è quella di partire da questo elemento, che è presente nella quasi totalità dei look, per stravolgere tutto!

Saint Laurent: l’eleganza fatta di blazer over e strette skirt a tubino con spacco. Spalle giganti si fanno promotrici di un nuovo “power dressing” a firma Anthony Vaccarello. Ribalta così le proporzioni e costruisce un nuovo canone di abbigliamento femminile.

Zegna x The Elder Statesman: Zegna e The Elder Statesman presentano a Parigi la loro partnership svelando una collezione dove il guardaroba maschile di Alessandro si fonde con il senso californiano del lusso di The Elder Statesman. Al party hanno partecipato diversi ospiti illustri del mondo della musica, del cinema e della moda: John Boyega, Benoit Magimel, Camille Jansen, Fai Khadra, Florian Zeller, Ibeyi, Kiddy Smile, Lukas Ionesco, Maye Musk, Nicolas Maury, Sean Koons e Tina Kunakey.

Chloé: la stilista Gabriela Hearst approfondisce l’incredibile storia di Artemisia Gentileschi, la prima, probabilmente, donna italiana a essere riconosciuta come artista nel XVI secolo. Un personaggio che incarna il Rinascimento e riecheggia le preoccupazioni di oggi. Ispirandosi in particolare a un dipinto di una scena del Libro di Ester, racconto biblico di una donna che salva il suo popolo, Gabriela Hearst ha presentato, in una scenografia immacolata, una collezione intrisa di riferimenti agli abiti di Chloé.

Loewe: Gli ospiti vengono accolti in un cubo bianco che sembra una galleria d’arte nell’est di Parigi. Intorno a un’installazione dell’artista Lara Favaretto, i look sono ridotti all’essenziale. I pellami sono meravigliosi, gli abiti semplici che giocano con i tessuti stampati flou, le mise piumate per l’Icaro del terzo millennio, i pezzi ridotti a una forma semplice che veste il corpo: tutto qui produce risonanze. Anche gli accessori – la nuova borsa Squeeze, i modelli Puzzle e Paseo – giocano sull’idea di purezza e semplicità.

EENK: Dopo una primo assaggi lo scorso settembre al Palais de Tokyo con una performance di Carla Bruni, EENK torna a Parigi e presenta una collezione dedicata all’ignoto e all’indefinibile. La X è l’alfabeto che rappresenta l’ignoto della matematica, l’ignoto della società e le nuove e strane intersezioni della cultura. Un’enorme scultura dell’artista coreano Osang Kwon, noto a livello internazionale per le sue provocatorie sculture in 3D ricavate da immagini in 2D, sarà presente per condividere la visione contorta, oscura e innegabilmente moderna del brand.

Coperni: L’arrivo in scena di strani robot animali che interagiscono con le modelle ci porta, inevitabilmente, a fare riflessione sul rapporto tra uomo e tecnologia. Due universi che Arnaud Vaillant e Sébastien Meyer si sforzano di fare incontrare. Le borse, metalliche, sono intrecciate a mano, le stampe in stile tech si ispirano alle incisioni di Gustave Doré. Un gusto per l’ibridazione tipica dello spirito di Coperni, che vibra in questa sfilata-esperienza resa unica dai robot «Spot®» dell’azienda statunitense Boston Dynamics.

Zimmermann: Nicky Zimmermann porta in passerella una moda girly, chic, romantica, aristocratica ma pur sempre estremamente moderna ed attuale. Volant e strascichi donano volume a gonne e top. E poi ancora velluto e denim. Tailleur e minigonne. pizzo, fiori, capi in denim e pelle.

Roger Vivier: Gherardo Felloni, direttore artistico di Roger Vivier, ha trasformato la Maison de l’Amérique Latine in un palcoscenico teatrale. Ognuna delle otto sale era dedicata a un universo differente: strass, nero, sera, raso. Al piano terra invece manichini completamente neri presentavano accessori a metà strada tra scultura e abbigliamento: stivali altissimi, a guida di pantaloni, guanti che si arrampicano sulle spalle e terminano in un bolero o in mantelle XL. Il tutto accompagnato da un’orchestra dal vivo e da un coro in cima alle scale, dove si scorgevano Inès de la Fressange insieme a Carla Bruni.

Gia Borghini: Il brand italiano Giaborghini ha fatto sfilare i suoi modelli iconici nella versione invernale 2023. Ovunque stivali con tacchi sottili e punte appuntite, molto anni 2000. Ma anche sandali con paillette o solette in pelliccia sintetica.

Louboutin: Christian Louboutin ha prenotato l’Opéra Comique. Il locale, anche noto come Salle Favard, ha accolto di sera tutto il bel mondo della moda parigina, da Léna Situations ad Ashley Park e Maye Musk, madre di Elon e probabilmente l’ex modella più famosa al mondo diventata dietista. Firmata dal coreografo Sadeck Berrabah, la performance messa in scena ha riunito sul palco decine di ballerini che calzavano stivali bianchi con suole color rubino. Applausi, champagne e pasticcini.

Kate Cate: Il brand, fondato dalla modella Caterina Ravaglia, ha puntato su bretelle e cinture in stile cowboy. Oggi, il marchio nato nel 2017 presenta, inoltre, una linea di scarpe e borse. La collezione Autunno-inverno 2023 si concentra su stivali western e santiago, modelli simbolo della maison. Ogni modello è poi arricchito ed impreziosito da numerosi dettagli: fibbie multiple, tacchi in metallo smussato, punte con strass.

 

Party premio LVMH: I semifinalisti del Premio LVMH si sono riuniti per un cocktail party a cui ha preso parte gran parte del mondo della moda: tra i tanti, Gaia Repossi, Sarah AndelmanThebe Magugu e Coco Rocha, venuti a scoprire i 22 giovani marchi di 15 Paesi (tra cui, per la prima volta, Brasile e Giamaica) selezionati per la semifinale.

Quira: Per la prima volta il brand italiano vola a Parigi. La founder e creative director Veronica Leoni è, tra l’altro, semifinalista all’Lvmh prize 2023. Rigore e sensualità allo stesso tempo si manifestano attraverso i blazer, le gonne a ruota e plissè, fino ad arrivare alla maglieria, ai pantaloni perfetti ed alle camicie.

Chanel: Ed ecco che arriva Chanel, che, al Grand Palais Ephémère di Parigi, porta in passerella camelie e cavalli. Il fiore compare su abiti, tailleur e maglieria, camicie, blouse, mentre i pantaloni tagliati sotto al ginocchio sono abbinati a stivali creando così un perfetto look “cavallerizza” alla Madamoiselle Chanel.

Miu Miu: si chiude in bellezza con una delle sfilate più attese di questa edizione. Pullover, culotte, collant velati con sopra cardigan e maglie. E poi cappotti cammello, giacche in velluto, e gonne longuette. E se non sono longuette, sono micro. Si respira un aria retrò, chic, sexy e conservatrice. Comunque, da vere fashion addicted.

Credits: all catwalk photos were taken from Vogue Runway
Eva Bernard

Eva Bernard

Art Director