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Il ritorno di Alessandro Michele

Valentino ha appena annunciato, in una nota, a pochissimi giorni dall’uscita di Pierpaolo Piccioli, la nomina di Alessandro Michele, che assumerà l’incarico a partire dal 2 aprile. “Nel suo nuovo ruolo Alessandro Michele sarà basato a Roma – proseguono – cuore creativo della maison e la città dove è stata fondata nel 1960. Questo momento segna l’inizio di un nuovo viaggio volto a far continuare a splendere nel mondo i valori unici del brand, il suo patrimonio e i suoi codici couture attraverso la straordinaria prospettiva e la ricca esperienza di Alessandro Michele”. Queste le parole di Rachid Mohamed Rachid, charmain della maison e ceo del gruppo Mayhoola. La nomina di Alessandro Michele segna un altro momento cruciale per Maison Valentino. “Sono fermamente convinto- conclude – che con la sua singolare creatività e sensibilità continuerà ad elevare l’eredità eterna del brand e la sua identità di Maison de Couture italiana senza eguali.” Con Alessandro Michele una nuova pagina di eccellenza e di infinita bellezza è pronta per essere scritta nella storia di Valentino. Sono confermati dunque i rumors che volevano il designer romano alla guida di Piazza Mignanelli dopo l’addio di Piccioli. Il designer presenterà la prima collezione a settembre 2024 a Parigi. Il nuovo direttore creativo torna quindi entusiasta a Roma, da dove in realtà non era mai andato via, perchè, per utilizzare le sue parole, “Roma ti strega”. E afferma «È per me un grandissimo onore essere accolto nella maison Valentino. Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nel fare ingresso in una maison de couture che ha inciso la parola ‘bellezza’ in una storia collettiva fatta di ricercatezza ed estrema grazia», ha scritto Michele nella nota. Il creativo ha omaggiato in primis i simboli e la storia della maison: «A questa storia va il mio primo pensiero: alla ricchezza del suo patrimonio culturale e simbolico, al senso di meraviglia che ha saputo costantemente generare, all’identità preziosissima che i suoi padri fondatori, Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, le hanno donato con amore sfrenato. Si tratta di riferimenti che hanno sempre rappresentato per me una irrinunciabile fonte di ispirazione e a cui intendo rendere omaggio rileggendoli attraverso la mia visione creativa».