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Il tempo, un codice da resettare e riprogrammare nella visione di Pierpaolo Piccioli per dar vita alla collezione Couture Primavera Estate 2021 di Valentino.
Trasceso dai rituali, dal processo, dai valori della Couture nella quale i processi classici vengono attualizzati in capi pensati per esprimersi come si vuole e per essere ciò che si vuole, per esaltare l’umano.

Così per la prima volta su una passerella Couture sfilano naturalmente e fluidamente, insieme alle donne, gli uomini indossando un guardaroba che disegna e svela possibilità.
I volti di entrambi sono ricoperti di oro, che dal viso cola su gowns di pailettes fino alle scarpe, rialzi infiniti sulle quali, issate, le silhouette lunghe e asciutte, verticali, sono accumuli di elementi di vestizione dalle quali è sottratto ogni artificio, ogni stampa, ogni colore e la cui superfice solida si smaterializza in piegature di nastri.

Il tessuto, nobilitato dalle mani, è una texture che invita alla scoperta. L’attenzione è sulla grana della stoffa che dialoga con le linee, ed i colori, caldi e freddi, neutri, accessi talvolta di bagliori acrilici.

Il prezioso, solitamente mostrato, si cela, diventa intimo, la complessità cede il passo alla semplicità vibrante e protettiva dei capi.

La Sala Grande della Galleria Colonna, a Roma, evidenzia la maestria dietro la Couture di Valentino e induce la collisione con il film fatto da Robert Del Naja in collaborazione con l’artista Mario Klingemann.
L’artista dei Massive Attack, con cui Piccioli dialoga, trasforma il codice temporale in un racconto digitale attraverso un documento completo, indipendente dallo show, che racconta il processo da cui la collezione ha preso vita e che verrà svelato Venerdì 29 Gennaio.
L’aspetto emotivo della Couture emerge attraverso il filtro sintetico dell’intelligenza artificiale che celebra e valorizza la qualità umana, un codice a sua volta, ma senza tempo.

La mente che pensa, la mano che esegue e nobilita.
Solo attraverso un lavoro di astrazione dal tempo si può produrre qualcosa di atemporale, plasmandolo sulla persona.
Lo show finisce,  i volti di chi ha reso tutto questo possibile si mostrano.