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Oggi, 9 Marzo, il giorno dopo l’8, in cui ricorre la festa della donna, decidiamo di parlare di una sfilata che racchiude, in ciò che è andato in scena, un significato molto più profondo rispetto a ciò che vediamo in apparenza. Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, parte da una cravatta nera e dona vita ad una sfilata che sovverte i canoni della bellezza canonica femminile. La cravatta nera, simbolo per eccellenza di mascolinità e del potere maschile in generale, viene qui utilizzata per capovolgere le regole. Rimodificare i dogmi preimposti. Ed ecco allora che vediamo papillon, cravatte, smoking, camicie a collo alto, anfibi, piercing, catene e borse dal sapore rock e poco “girly”. Ma cosa vuoldire, essere girly, viene da chiedersi? Dovremmo interpretare questo fashion show non come una banale e sovversiva sfilata ma anzi come uno spunto attraverso il quale riflettere.

La cravatta rappresenta quella libertà così desiderata dalle donne che, mai come in questo momento, stanno combattendo per i propri diritti. La cravatta è la voce di tutte noi. La cravatta è il coraggio, il monito per non fermarsi di fronte a ciò che ci viene imposto come sbagliato, come diverso. La cravatta è la reale, pura, opportunità di poter decidere di cambiare le cose, di poter vivere senza paura e senza stereotipi di genere. “La cravatta è il punto di partenza”, come afferma Pierpaolo Piccioli, che ha dato il via ad una sfida, ad uno stimolo all’apertura sociale per abbattere il pregiudizio. “Non credo nell’utilità di riempire le caselle giuste, in passerella come in strada ci sono persone tutte diverse le une dalle altre.” aggiunge poi il designer. La nuova collezione Valentino sfila nei saloni dell’Hotel Salomon de Rotschild di Parigi, in un set essenziale e “riutilizzabile”. Nasce così un guardaroba condiviso, dove le differenze uomo-donna si annullano e, così facendo, danno vita all’equazione perfetta. A volte, infatti, basta solo cambiare le regole, capovolgere le prospettive, lasciarsi andare e godersi lo spettacolo. E questo, è stato davvero un bellissimo spettacolo.