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Madame Pauline Vintage è quel luogo magico, con sede nella capitale della moda, dove scovare quel pezzo cult che non dimenticherai mai. É quel posto che, chi ama il vintage e gli abiti retrò (ma non solo), non può non conoscere. Un boutique meravigliosa dove la selezione di ogni pezzo è fondamentale e dove il colore fa da protagonista assoluto. Non è un caso che la boutique meneghina sia stata scelta da una delle maison più importanti del fashion system, ovvero Valentino, per un progetto che, ormai alla seconda edizione, vede il cosiddetto “heritage” del passato tornare in auge e pone al primo posto la circolarità della moda, la responsabilità del consumatore e la sostenibilità dei capi. Madame Pauline è quel vintage store dove basta entrare ed osservare un capo, per lasciarsi andare a un’emozione. Perchè la moda, fa anche questo.

Madame Pauline Vintage nasce “dalla voglia di reinterpretare il concetto polveroso di vintage”. Partendo da questa vostra stessa affermazione, cos’è per voi “vintage”?

Il vintage è per noi sicuramente una fonte continua di ispirazione. Per fa si che ciò accada la selezione deve presentare dei requisiti estetici ben precisi. Ogni capo che entra a far parte della selezione del nostro negozio e viene scelto, è importante che sia pulito, profumato ed in perfette condizioni. Dunque, ogni singolo pezzo viene da noi selezionato attraverso seri criteri di giudizio. Guardiamo tutto: dall’epoca a cui risale, l’etichetta del brand, le taglie ed i colori.

Vintage oggi è sinonimo, anche e per fortuna, di “sostenibile”. Quali sono i vantaggi dell’acquistare un capo vintage e retrò, reinterpretandolo in chiave moderna?

La sostenibilità è sicuramente un valore importante, soprattutto per le giovani generazioni. I vantaggi del vintage, oltre al discorso sostenibilità, risiedono nell’unicità del pezzo che si acquista, nella qualità delle materie prime ed anche nel prezzo, che è sicuramente inferiore rispetto capi di brand contemporanei. Ovviamente la cosa che cerchiamo sempre di trasmettere alle nostre clienti è quella di reinterpretare lo stile proposto e mixare tra loro capi di epoche diverse, in modo da risultare comunque moderni e non avere, d’altra parte, quell’effetto un pò “foto d’epoca”.

La vostra è una realtà dove il colore sembra essere protagonista, e dove emerge una precisa visione estetica e rappresentativa della moda. Qual è la vostra mission?

La nostra mission è ed è stata, fin dal primo momento, quella quella di proporre uno styling diverso da quello che si osserva dai soliti manichini della maggior parte dei negozi vintage. Il colore è sicuramente una componente fondamentale e sarà sempre molto presente all’interno di Madame Pauline Vintage.

Qual è la metodologia base, se c’è, di ricerca e selezione dei capi? Che caratteristiche deve avere un abito, ad esempio, per attirare la vostra attenzione e suscitare un’emozione?

Siamo attenti ad alcuni fattori importanti, come detto all’inizio, tuttavia non poniamo limiti nella selezione. L’importante per noi è scegliere capi che ci raccontino qualcosa. É fondamentale trasmettere una coerenza estetica, per questo motivo abbiamo deciso da subito che la scelta dei prodotti venisse fatta sempre e solo da una persona. Crediamo infatti che questo sia fondamentale al fine di offrire una proposta coerente e sempre all’altezza.

Negli ultimi anni avete intrapreso importanti collaborazioni e vi siete addentrati sempre più nel mondo della moda a 360°. Parliamo di Madame Pauline Vintage e Maison Valentino. Come è nato questo incontro tra due mondi, forse solo in apparenza, distanti? E qual è la cosa più bella che ne è derivata da questo rinnovato takeover con il brand?

La collaborazione con Maison Valentino è sicuramente stata una grande sorpresa. Essere contattati per un progetto insieme, ha rappresentato per noi una grandissima soddisfazione. Ci auguriamo che possa andare avanti nel tempo. Sicuramente, una delle cose più belle e significative sono stati i complimenti di Pierpaolo Piccioli per la selezione dei capi.

In che direzione volge, Madame Pauline?

La direzione è quella di cercare di essere sempre coerenti con le nostre scelte, di proseguire con le collaborazioni attuali, iniziare quelle che saranno e andare avanti con la nostra collezione “Bandana.”