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Un viaggio in Tunisia, terra che integra oriente e occidente, è un viaggio alla scoperta di colori e profumi intensi.

Affacciata sul Mar Mediterraneo, la Tunisia ha da sempre rivestito un ruolo importante, a partire dalla potenza della città fenicia Cartagine.

Passata dalla dominazione dell’ Impero romano a quello bizantino e a quello ottomano, la Tunisia divenne infine protettorato europeo.

La Francia ne mantenne infatti il controllo fino alla dichiarazione di indipendenza del 1956.

Non meraviglia quindi che il paese vanti l’influenza di diverse culture ( rintracciabili anche nella cucina locale ) e che, dopo l’arabo, la seconda lingua più diffusa sia il francese.

Tuttavia, non è solo la storia, rappresentata dalle sue splendide città, ad affascinare i visitatori.

Il Paese ha un patrimonio sorprendente:

sono patrimoni Unesco la Medina di Tunisi, il Sito di Cartagine, la città punica di Kerkouane e la sua necropoli, la Medina di Susa (Sousse), al-Qayrawam (Kairouan), le rovine romane di Thugga (Dougga) e la cittadina di El Jem, antico villaggio berbero che in passato fu la seconda città più importante dell’Africa, subito dopo Cartagine. Essa ospita la terza arena più grande del mondo dopo il Colosseo e l’Arena di Capua ( http://whc.unesco.org/en/list/38 ).

Qui si svolgevano seguitissimi spettacoli di gladiatori e corse dei carri, con gli animali tenuti in grandi gabbie che si possono vedere ancora oggi.

Cosa dire davanti alle fiabesche distese del deserto del Sahara ( 40% del suo territorio )?

Il villaggio di Matmata non a caso è stato set di Star Wars.

Tanto magico il deserto, quanto bello il mare cristallino, meta di numerosi turisti, attratti anche da Hammamet.

La fama della città è legata al nome del milionario rumeno Gheorge Sebastian, che durante gli anni trenta del secolo XX secolo, ne rimase talmente affascinato da decidere di far costruire una grande dimora in cui accogliere i suoi amici e familiari.

L’atmosfera e la cittadina furono talmente uniche, che molti degli ospiti di Sebastian la scelsero come sede per edificarvi la residenza di villeggiatura.

E da lì a poco l’incanto colpì anche i vacanzieri tunisini che si riversarono ad Hammamet trasformandola in quello che oggi è uno dei luoghi per eccellenza del turismo e del divertimento più sfrenato.

La Tunisia è stata ed è ispirazione per artisti di vario genere.

Di fronte alle mura di Kairouan, dalle sue forme e dai colori del paese, nel 1914 il pittore Paul Klee comprese la sua vocazione di artista.

Poco dopo questa rivelazione, scelse infatti di abbreviare il viaggio fatto insieme ai pittori August Macke e Louis Moilliet e tornare in Europa a dipingere.

Non fu l’unico a trovare qualcosa di catturante: anche Gustave Flaubert, Guy de Maupassant e Oscar Wilde, il trentaquattresimo presidente americano Dwight Eisenhower, l’ex primo ministro inglese Winston Churchill che trovò ad Hammamet l’ispirazione per redigere una parte delle sue Memorie; o l’attrice Sophia Loren.

Oggi gli artisti cominciano a riappropriarsi degli spazi comuni (in particolare dei muri) dando vita ad una viva e colorata rinascita culturale.

Le strade tunisine vedono le nuove generazioni  ( come il gruppo Ahl El Kahf “La gente della caverna”, composto da giovani artisti diplomati alla Scuola di belle arti di Tunisi ) esprimersi attraverso un linguaggio per immagini.

Progetto interessante è Djerbahoodwww.djerbahood.com

Insomma, la Tunisia non cessa di essere ponte tra influenze e culture, luogo di dialogo euro-mediterraneo .