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Da sempre Rinascente si è impegnata a intercettare le più vive correnti intellettuali per portarle all’attenzione del pubblico.

Così è stato con Marcello Dudovich, Max Huber, Anthony Ausgang, Moritz Waldemeier, Martino Gamper, e molti altri. Ora è la volta di Xavier Veilhan, artista francese, che dagli anni ’90 illumina la scena con la sua potente visione e che nel flagship Rinascente di Roma, che già ospita i resti dell’Acquedotto Vergine del 19 a.C., presenta una nuova opera monumentale: “MOBILE“.

Xavier Veilhan nasce e lavora a Parigi. La sua personalità eclettica gli da la possibilità di spaziare dalla scultura alla pittura, dalle installazioni artistiche a performance e film con il linguaggio della modernità. Rendendo sempre meno netto il confine tra industria e arte.

Per Xavier Veilhan l’arte è uno strumento essenziale per conoscere e comprendere il passato, il presente e il futuro. Le sue opere sfidano chi le osserva e creano spazi in cui lo spettatore diventa attore-protagonista.

Questa sua visione dirompente ha portato le sue opere in tutto il mondo a partire dal 1990, esibite in mostre personali e collettive.

Quello all’interno di Rinascente Tritone è un allestimento aereo. E’ composto da sfere e dischi del diametro di circa 4 metri che si sviluppa lungo il cavedio, dal sesto al primo piano, per circa 21 metri. Un’opera che dà vita a un nuovo spazio, creato per esistere in sé in modo autonomo.

All’interno di questo spazio le sue sfere interagiscono costantemente con gli elementi esterni ad esse: il flusso dell’aria, il movimento della gente. Esse rappresentano lo scorrere dei pensieri dei visitatori, passati e presenti. Le sfere danno materialità all’aria, cambiano posizione continuamente ed è questa indeterminazione che genera la loro bellezza e ci invoglia a interfacciarci con queste forme incredibilmente grandi, senza mai sentirle opprimenti. Al contrario esse incarnano la forza e la leggerezza che hanno certi alberi dalle dimensioni maestose. Proprio come gli alberi, anche le sfere di Veilhan possono essere classificate in base alle loro caratteristiche.

Ogni anno l’artista ne crea di nuove per dar vita a una foresta in continua crescita.

Così l’opera “MOBILE” (ROMA) rappresenta una metafora dell’arte stessa, materializzando il gesto artistico nell’ambito del reale.

Con progetti come questo Rinascente regala, ogni volta, un’esperienza unica ai suoi Clienti che, in questo modo, si sentono coinvolti e stimolati durante il loro shopping che, inevitabilmente, si contra con arte, cultura e lifestyle.

 

Emira M'sakni

Emira M'sakni

Founder e Creative director @spaghettimag Cool Hunter | Sun Addict | Moody |