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LO STILE DEL POTERE

La Woman culture che si è appropriata del paesaggio della moda, dell’economia e della politica del 21° secolo è rappresentata da una complessa mole di donne che lavorano senza sosta in rappresentanza di un nuovo sistema che vuole ribaltare il rapporto lavorativo uomo-donna.

Il sistema mondiale è entrato in una profonda crisi, tanto che si parla di “nuovo ordine del mondo” e le donne sono pronte a mettere in ordine le cose.

Vi è un inscindibile rapporto tra stile e potere che fa delle donne in vista rappresentanti di idee politiche, sociali, e di comunicazione che spesso sono più incisive rispetto a quelle dei  colleghi uomini.

Ne sono forte esempio le Lady impegnate in politica come la cancelliera Angela Merkel amante dello stile “austerity” o l’amata monarca Elisabetta II amante del tailleur abbinato sempre agli immancabili cappello e borsetta.

Una ventata democratica anche nelle scelte di vestiario invece l’ha portata Michelle Obama che attraverso il suo abbigliamento è riuscita a parlare di emancipazione, rottura con il passato, inclusione e apertura.

Anche la sobria e mai scomposta Kate Middleton si è adeguata ai tempi e ha incominciato a osare con toni accesi, dipenderà dalla mai rivelata sfida con la più sfacciata e extra cool Meghan Markle?

Anche nel design la voglia di non sottostare alle regole aziendali dettate dagli uomini ha portato numerose donne a guidare le principali maison di moda, da Maria Grazia Chiuri per Christian Dior e Clare Waight Keller con Givenchy a Sarah Burton di Alexander McQueen e Virginie Viard con Chanel.

Donne leader che si sono fatte strada a modo loro, e non con poca fatica, ognuna dettando le proprie leggi di stile e le proprie idee: Miuccia Prada, Rei Kawakubo, Vivienne Westwood, Donatella Versace, Vera Wang, Alberta Ferretti, Elisabetta Franchi, Stella Mc Cartney e l’elenco è ancora lungo.

Nell’ epoca dei social numerose donne hanno ampliato il loro raggio di azione passando alla moda da altri settori come dalla recitazione, alla musica: le gemelle Olsen , Victoria Beckham, e ora Rihanna, la prima donna di colore con l’etichetta supportata da LVMH.

Come dimenticare in questa esaltazione del Woman Power la nostrana Chiara Ferragni, icona di stile, imprenditrice, Influencer che col suo stile radical chic trasforma tutto in oro come Re Mida.  

Il 21° secolo si identifica come il secolo dell’ ascesa del potere femminile, le donne dell’epoca dei media hanno una voce forte che giorno dopo giorno è sempre più ascoltata soprattutto in questi giorni di arretramento della politica di genere.

La strada da percorrere è ancora tanta ma se queste sono le premesse , bhe attenti cari uomini le donne sono scese in campo e si fanno largo a colpi di stile.

Il presente è “Femmina” e lo sarà anche il futuro.

Gloria Savino