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Il 2020 si sta rivelando un anno decisamente complesso per tutto per il mondo.

Molti settori stanno soffrendo più di altri e nonostante gli aiuti, la strada per uscirne è ancora molto lunga e travagliata.

Si è deciso di far nascere la Food Coalition, un’ alleanza internazionale frutto di una proposta del Governo Italiano.

Sarà guidata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).

La Food Coalition attiverà e mobiliterà risorse ed esperienza tecnica per dar vita a un’azione globale e unificata in risposta alla pandemia da COVID-19.

Avrà lo scopo di riportare i paesi sulla strada giusta per il raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile e per eliminare la fame nel mondo entro il 2030.

L’attuale crisi sanitaria, potra’ avere effetti sulla sicurezza alimentare, compromettendo la produzione alimentare, la salute degli agricoltori e il loro accesso ai mercati, nonché il lavoro e i mezzi di sussistenza delle popolazioni rurali.

Ci sarà un conseguente calo della domanda e dell’offerta di generi alimentari nelle zone sia rurali che urbane, che a sua volta pregiudicherà lo stato nutrizionale della popolazione.

Avvalendosi di un’impostazione di “rete di reti”, la Food Coalition consentirà di far convergere risorse ed esperienza tecnica in maniera più rapida e mirata verso i progetti che possono avere l’impatto maggiore sul campo a livello nazionale.

Oggi più che mai è importante accorciare le filiere, sapere cosa consumiamo.

Bisognera’ sostenere i piccoli produttori e le aziende familiari.

Trovare soluzioni specifiche per quei problemi locali che rischiano di accrescere i problemi legati alla mancanza di cibo.

Concretamente, l’iniziativa offre un fondo fiduciario dedicato e un polo informatico in rete.

I partecipanti potranno accedere a un “paniere” di dati e informazioni specifiche per progetto, nonché alle risorse e alle tipologie di aiuti necessari per numerosi progetti sul campo.

La FAO ha elaborato schede d’azione contenenti informazioni specifiche, che saranno continuamente aggiornate.

Gli ambiti di intervento vanno dalle politiche integrate di tutela sociale in America latina al sostegno ai lavoratori migranti del settore agricolo in Asia centrale ed Europa orientale.

Dal rafforzamento delle capacità per contrastare la resistenza agli agenti antimicrobici in Africa fino all’accelerazione nell’uso di dati geospaziali da parte della nuova banca dati della FAO


Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha dato il via alla cerimonia inaugurale virtuale il 5 novembre.

Insieme a lui vi erano il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte e al vice Primo Ministro neerlandese Carola Schouten.

In rappresentanza di due paesi che hanno già espresso un impegno concreto in favore della Food Coalition, mettendo a disposizione risorse finanziarie.

La ministra Bellanova ha dichiarato che:” l’Agroalimentare è un settore strategico per affrontare la pandemia e ridurre fame e povertà.

L’equilibrio tra locale e globale è la chiave per una strategia verso sistemi alimentari più sostenibili, inclusivi, resilienti”

Ad oggi, hanno espresso sostegno all’iniziativa oltre 30 paesi, tra cui molti membri del G-20, di cui l’Italia assumerà la presidenza nel 2021.

Noi non possiamo che sperare in una rinascita a tutti i livelli.

Nell’attesa che tutto migliori, continuiamo a rispettare le regole per cercare di farcela il prima possibile dando ognuno il proprio contributo.