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Il caffè è una bevanda molto amata.

Si beve un caffè a colazione, durante un incontro di lavoro, per scambiare quattro chiacchiere con un amico.

Insomma, il caffè, non può mai mancare.

Ed ecco che proprio per questa ragione, è balzata ai nostri occhi, una realtà italiana che si dedica al caffè da tantissimo tempo, parliamo di Mokador.

Da più di 50 anni l’azienda Mokador, sita a Faenza, è sinonimo di eccellenza e qualità in materia di caffè.

Nasce come piccola bottega nel 1967, fino ad arrivare ad oggi.

La realtà Mokador vanta uno stabilimento dedicato al vending, un nuovo impianto dedicato al confezionamento del caffè in grani, da 500 e 1000 gr.

Questo impianto migliora le performance produttive e consente l’utilizzo di una particolare tecnica di confezionamento che garantisce la conservazione di freschezza e fragranza della miscela.

Un locale monomarca in Thailandia e uno a Forlì.

La costante attenzione verso le famiglie, tanto da dedicare una linea di macchine da caffè alla portata di tutti.


Mokador avvia anche la produzione della linea cialde caffè realizzate in carta filtro compostabile.

E da ultimo, non per importanza, tante sono le certificazioni in atto possedute dall’azienda, proprio per garantire il massimo della qualità sul mercato.

Alla produzione esistente si aggiunge un nuovo tassello, DIVA, un sistema esclusivo a capsule pensato e studiato per salvaguardare l’ambiente.

Tutta la filiera è infatti strutturata per contenere al minimo l’impatto sulla natura.

Dalla riduzione della quantità di plastica contenuta nelle capsule, fino ad arrivare alla completa differenziabilità di tutte le componenti del sistema.

Dal cartone d’imballo, al sacchetto, alle componenti della capsula.


Si parte quindi dall’imballo che è realizzato in cartone 100% riciclato e che, grazie alla totale assenza di elementi plastici, può essere smaltito direttamente nella raccolta carta.

Per arrivare, passando dal sacchetto che è interamente in plastica, alla capsula che è separabile e differenziabile.

La capsula stessa, il top lid e il filtro possono essere riposti nel bidone della plastica, mentre il caffè può finire in quello dell’umido.

Per la realizzazione delle capsule DIVA,

Mokador si è dotata di un nuovo impianto, conforme ai requisiti dell’Industria 4.0.

L’impianto prevede il degasaggio in silos del caffè subito dopo la macinatura e l’utilizzo di un film protettivo sulla capsula che costituisce una barriera capace di mantenere tutte le caratteristiche del caffè nel tempo.

Tutto questo per garantire un espresso con corpo e crema ai massimi valori sensoriali.

La gamma è composta da quattro caffè espressi:

Brigitte (delicato e fruttato, si tratta di una monorigine biologica),

Sophia (una miscela di Arabica e Robusta dalla quale si ottiene un caffè aromatico e vellutato),

Grace (decaffeinato, leggero e aromatico) e Marilyn (pieno e corposo).

A queste referenze si aggiunge l’assortimento di bevande: ginseng, orzo, tè al limine e una bevanda bianca (perfetta per creare a casa, in combinazione con il caffè, il cappuccino).

Il sistema DIVA si completa poi con due nuove macchine studiate per le esigenze della famiglia e del segmento OCS (Office Coffe Service).

D1 e D2 sono realizzate al 100% in Italia, hanno un design originale, una tecnologia avanzata e permettono di rendere unica e perfetta ogni tazzina di caffè espresso.

La mission dell’azienda è quella di rispettare il caffè, in tutto e per tutto!

Selezionano, tostano e confezionano il caffè secondo i più alti livelli di qualità del mercato.

Viene rispettato il gusto, a tal punto che l’azienda lavora per racchiudere in ogni singola tazza di caffè,

un caffè capace di soddisfare gli standard della tradizione italiana.

Vengono rispettati i clienti, creando un sistema trasparente.

La priorità dell’azienda è condividere e comprendere le esigenze,

tenendo sempre conto di coloro che assaggeranno il prodotto.

Si può dire che è un ottimo esempio di crescita aziendale.

E noi non possiamo che augurare loro di continuare a volgere lo sguardo verso nuovi orizzonti.

E speriamo presto di poter bere un caffè in compagnia.