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Notti di lavoro, riunioni e creatività. Concept, luci, costumi, messinscena e colori in opere firmate dal direttore creativo Nicoló Cerioni, il manager&responsabile del progetto Angelo Calculli, che hanno portato alla 71esima edizione del Festival di Sanremo, ogni sera Achille Lauro, che ha indossato costumi di scena personalizzati Gucci disegnati da Alessandro Michele, che ha sperimentato lo stile e i dettagli dei look. L’artista ha completato i suoi look con un audace trucco Gucci Beauty e una selezione di gioielli «Hortus Deliciarum» Gucci High Jewelry. Ospite come friend of the house, la mente imprenditoriale ha affittato tre ville, dove hanno pernottato la sua band, il suo staff e i collaboratori dell’artista per il Festival.

Non ci sono personaggi, la voglia di fare scalpore, ma cinque generi musicali raccontati attraverso cinque canzoni e cinque performance. Questo sarà un viaggio nei generi musicali, i quadri ne saranno i contenitori. Generi che hanno definito e influenzato non solo la mia sensibilità di artista ma anche la percezione che la gente aveva di sé e del mondo. Ogni genere rappresenta un’epoca, un modo di vivere e di pensare: un momento di rottura e di cambiamento. La Musica ancora oggi ne è il motore. Ha cambiato il modo di pensare, di vestire, di ballare, di interpretare la realtà e di esprimersi. Ha legittimato la ribellione, la libertà e ha aperto le porte all’individualità.

“Non ho la presunzione di cambiare quello che le persone pensano però cerco di portare qualcosa in più del venire ospite a Sanremo, per andare più a fondo rispetto a quello che è la Musica vista come intrattenimento, passatempo” narra Lauro, “mi piace l’arte, la sua eterogeneità nella sua esistenza.” Rappresentazioni fotografiche, che incarnano non un personaggio, ma l’essenza del genere, un concetto molto forte dietro. Che cos’è in fondo la Musica? Mondi


1 Quadro Glam Rock

Sono il Glam rock.
Sono un volto coperto dal trucco.
La lacrima che lo rovina.
Il velo di mistero sulla vita.
Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico.
Sessualmente tutto.
Genericamente niente.
Esagerazione, teatralità, disinibizione.
Lusso e decadenza.
Peccato e peccatore,
Grazia e benedizione.
Un brano che diventa nudità.
Sono gli artisti che si spogliano,
E lasciano che chiunque
Possa spiare nelle loro camere da letto e in tutte le stanze della psiche.
Esistere è essere.
Essere è diritto di ognuno.
Dio benedica chi è.

Questa notte ho versato lacrime per i nostri peccati.
Il mondo aveva qualcosa da dire.
Sono solo il suo agnello sacrificale.
Ogni notte leggo nel cielo che lo farà ancora.

Ci trasporta in un tappeto sonoro di gomma piuma con il suo Glam Rock da Cavaliere dello Zodiaco o manga colored, su dei rimandi-sfondo alle esibizioni. “Ho raccontato il glam rock, non vestendo i panni di un personaggio, ma incarnandone l’essenza”. Costumi di debutto disegnati da Sandy Powell per Velvet Goldmine (1998), il film di Todd Haynes dedicato alla storia del glam rock Settanta-Ottanta. La presenza, nella capigliatura e in quell’occhio profondo e truccato, di David Bowie. Le lacrime di sangue sono quelle utilizzate da Lady Gaga nella hit Paparazzi, performance Vma del 2009. Un dettaglio che rimanda anche alla sacralità della Madonna di Civitavecchia e di San Gennaro. E poi ci sono Freddy Mercury, i Kiss. Renato Zero iconico: “non è nemmeno vero che parlava a un pubblico diverso dal mio, parlava agli stessi ma trent’anni prima. Adesso è più facile, quando lo faceva lui era un periodo storico molto diverso, un’Italia molto più tradizionale di quella di oggi, era un emblema di libertà di espressione, di libertà sessuale. Io sono fortunato, nel 2020 incarno qualcosa che le persone sentono, l’esigenza di esprimere se stessi e di avere qualcuno che li rappresenti”.


2 Quadro Rock’N Roll

Sono il Rock’N Roll
Trasgressione che entra nelle case di mezza America.
Esplicito invito a lasciarsi andare.
Una vecchia chiesa indignata per il credo dell’irriverenza.
Nuovo tempio notturno del giovane e del proibito.
È tempo di gioco.
Demonio, divinità,
Jukebox tappezzati di chiodi.
Unione rituale con gli altri
In un solo corpo danzante.
Carne che chiede carne.
Uragano nei desideri sessuali,
Scossa nel perbenismo familiare,
Promessa di piacere.
Il sacro vincolo del godimento.
Godere è un obbligo.
Dio benedica chi gode.

L’omaggio del secondo quadro è alla cover iconica di Rane supreme, con tanto di trecciona rossastra, copertina del disco, dove Mina rivestiva il corpo di un culturista. Tratti del volto tipici della regina della musica italiana sono anche i due nei, “tributo a Mina, donna dal vero animo Rock ’N Roll e all’iconica cover dell’album Rane Supreme del 1987″. Bam Bam Twist fa da sfondo a un reimagined Pulp Fiction assieme al duo di coniugi: l’attore Claudio Santamaria e Francesca Barra, giornalista, conduttrice, radiofonica e autrice televisiva con la band a fare da cornice in un bacio. Tailleur ceruleo, con panciotto, camicia incorporata che lascia la schiena in vista. Maxi applicazione floreale rosa sul bavero della giacca, scarpe bianche con tacco “Sono stato il rock and roll per rivivere la leggerezza e la sensualità degli anni ‘50”.


3 Quadro POP

Sono il Pop.
Presente, passato.
Tutti, Nessuno.
Universale, censurato.
Condannato ad una lettura disattenta,
Superficiale.
Imprigionato in una storia scritta da qualcun altro.
Una persona costruita sopra la tua persona.
Divento banale, mi riducono ad un’idea.
Antonomasia di quelli come me.
Rinchiudere una persona in un disegno.
Ma io ero molto di più.
Il pregiudizio è una prigione.
Il giudizio è la condanna.
Dio benedica gli incompresi.

Teatralità, stato d’animo. Omaggio agli incompresi, a un genere banalizzato, giocato in superficie. “Il genere più incompreso della Storia, il POP“.


4 Quadro PUNK

Sono il Punk Rock.
Icona della scorrettezza.
Purezza dell’anticonformismo.
Politicamente inadeguato.
Cultura giovanile.
San Francesco che si spoglia dai beni,
Elisabetta Tudor che muore per il popolo.
Giovanna D’Arco che va al rogo.
Prometeo che ruba il fuoco agli dèi.
Sono un bambino con la cresta,
Un uomo con le calze a rete,
Una donna che si lava dal perbenismo e si sporca di libertà.
Sono l’estetica del rifiuto,
Il rifiuto dell’appartenenza ad ogni ideologia.
Sono Morgana che tua madre disapprova.
Contro l’omologazione del “si è sempre fatto così”.
Sono Marilù.
Dio benedica chi se ne frega.

La scalinata di Sid Vicious, le No Rules di un genere viste in un dipinto La libertà che guida il popolo Eugène Delacroix 1830 Olio su Tela. Il chitarrista storico Boss Doms e la band.


5 Quadro EsseriUmani

È giunto il nostro momento.
La nostra stessa fine in questa strana fiaba.
La più grande storia raccontata mai.
Maschere dissimili recitano per il compimento della stessa grande opera.
Tragedia e commedia.
Essenza ed esistenza.
Intesa e incomprensione.
Elementi di un’orchestra troppo grande per essere compresa da comuni mortali.
È giunto il nostro momento.
Colpevoli, innocenti.
Attori, uditori.
Santi, peccatori.
Tutti insieme sulla stessa strada di stelle
Di fronte alle porte del Paradiso.
Tutti con la stessa carne debole.
La stessa rosa che ci trafigge il petto.
Insieme, inginocchiati davanti al sipario della vita.
E così sia.
Dio benedica Solo Noi
Esseri Umani.

L’immortale C’est la vie.


Si tratta di un viaggio che ora ha scritto il futuro, guardando a quel passato universale. “Le mie benedizioni sono in realtà un invito a vivere la vita con il senso che ognuno desidera. Realizzare i propri sogni, nella totale libertà. Davanti a Dio siamo tutti uguali. Al termine di questo viaggio tra i generi musicali, voglio ringraziare le persone che hanno lavorato con me a questo incredibile progetto. Grazie al visionario direttore artistico della 71esima edizione del Festival di Sanremo Amadeus e al re dell’entertainment italiano Rosario Fiorello. Amadeus e Fiorello in questi due anni hanno regalato all’Italia un grande spettacolo magistrale anche in un momento così difficile, senza pubblico”. Quest’anno esserci è stato un grande simbolo e segno di Nuovo Rinascimento.