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Come ogni anno, con l’avvento della primavera, donne e uomini iniziano a preoccuparsi della forma fisica in vista della temuta prova costume.

Durante la pandemia è stato bellissimo preparare e mangiare dolci e pizze, ma ora che è tempo di mare e di sole, ci si rende conto del “peso” del lockdown e che forse non era il caso di esercitarsi così tanto nell’arte culinaria. Così si è passati da “come fare il pane in casa” a “come dimagrire in 5 giorni”.

Oggi, infatti, con l’allentamento delle misure restrittive e con l’estate alle porte, la maggior parte dei connazionali, è ricorso al supporto di un nutrizionista e/o di un personal trainer per raggiungere il peso forma desiderato.

Ebbene, è appurato che, in questo periodo, l’italiano medio è più stressato per l’aumento del giro vita che per la crisi economica.

Mettendo da parte l’ironia, il problema dei kg di troppo – ahimè – non è di poco conto. Secondo una recente ricerca, commissionata da Allurion Technologies, il peso rappresenta il primo motivo di insoddisfazione degli italiani.

Lo studio, condotto da YouGov dal 1 al 5 aprile 2021 su un campione di 3051 intervistati, rappresentativi della popolazione italiana dai 18 ai 65 anni, ha rivelato inattesi motivi di stress, priorità e obiettivi per la nuova apertura e per la bella stagione. La quota di connazionali infelici o molto infelici del proprio peso è pari al 40%, seguono la quantità delle relazioni sociali (37%) e la qualità delle stesse (35%), al quarto posto le apprensioni per la situazione finanziaria (34%).  Il 32% degli italiani è preoccupato per il benessere mentale, solo il 22% invece per lo stato di salute fisica.

Tra i motivi di stress che riguardano il proprio corpo al primo posto l’aumento del girovita (23%), quindi la perdita di tono muscolare (16%), solo il 3% degli intervistati è preoccupato per aspetti che riguardano rughe ed estetica del viso, capelli bianchi, doppio mento.

La pandemia ha stravolto le nostre abitudini di vita. Da due anni, ormai, ci ritroviamo a vivere una quotidianità statica caratterizzata da uno stile di vita sedentario, in cui l’elemento di novità nelle nostre vite erano le serie tv o la sperimentazione di nuove ricette (a parte i tamponi).

Proprio il cibo, infatti, è stato un ottimo compagno di lockdown. Ormai, la nuova tendenza è diventata la food routine, frutto di noia, stress, bisogno di consolazione, ansia, e ricerca di tranquillità. Quasi la metà dei connazionali è infatti aumentata in media di 6,5 kg.

Ciò è degenerato in una nuova una cattiva abitudine alimentare, diventata consuetudine durante la pandemia, chiamata craving. La parola inglese indica il desiderio improvviso e incontrollabile di assumere cibo e il 41% degli intervistati la indica come principale causa del proprio aumento di peso nel periodo.

Come spiega Alessandra Freda, nutrizionista a Milano: “Coniugare il nuovo stile di vita e soprattutto smart working con una corretta alimentazione non è facile. La prima regola per contenere porzioni, craving e peso è non fare più cose contemporaneamente. Quando si mangia è bene staccare, concentrarsi sul pasto evitando di consumarlo davanti al computer, scrivere mail, parlare al telefono. Distrarsi equivale a non avere la percezione di aver mangiato e quindi si avranno più stimoli a consumare snack fuori pasto. Altro consiglio è rallentare, masticare con calma anche gli snack è un modo per percepire prima e più intensamente il senso di sazietà”.Infine conclude la dottoressa Freda “E’ bene consumare i due pasti principali completi di proteine, verdure, cereali e approfondire la conoscenza degli alimenti in modo da evitare diete schematiche ed essere invece consapevoli di come, quando e quanto è bene mangiare per controllare la propria salute e il proprio peso”.

Accantonare il craving è possibile mettendo in campo piccole strategie in cucina: non esagerare con i condimenti (è bene limitarsi a 4 cucchiaini di olio crudo al giorno) e con il sale che, se è vero che non fa ingrassare, provoca provoca gonfiore, ritenzione di liquidi e fa salire la pressione del sangue. È consigliabile inoltre fare ricorso ai cd. cibi spezzafame, come l’acqua che disseta e aiuta a riempire lo stomaco, yogurt, spremute e succhi senza zucchero.

Secondo Allurion Technologies, multinazionale americana pioniera nelle tecnologie per la perdita di peso che ha commissionato la ricerca, il 75% di tutti coloro che sono ingrassati durante la pandemia sarebbero stati in grado di cambiare il loro approccio al cibo se solo avessero avvertito un senso di sazietà. Per aiutare chi è in sovrappeso a controllare la fame e perdere i kg in eccesso viene in soccorso l’innovazione tecnologica Allurion introdotta nel 2017 e ad oggi utilizzata in più di 40 paesi: Elipse Balloon, l’unico palloncino gastrico il cui posizionamento non richiede endoscopia, anestesia, rimozione chirurgica, bensì una procedura ambulatoriale indolore della durata di 20 minuti senza uso di sedativi.

Elipse è un approccio innovativo per chi è in sovrappeso e decide di perdere velocemente i kg in eccesso. Con il suo posizionamento occupa gran parte dello stomaco e stimola un senso di sazietà che aiuta il paziente a mangiare meno e a seguire una dieta bilanciata. Si tratta di un sottile palloncino a film polimerico racchiuso in una capsula grande come una pastiglia, facile da deglutire. La capsula è collegata ad un sottile tubicino, una volta ingerita ne viene verificata la posizione tramite una radioscopia e quindi attraverso il piccolo catetere il medico inserisce 550 cc di soluzione fisiologica che riempie il palloncino contenuto nella capsula fino a fargli assumere le dimensioni di un pompelmo. Viene quindi rimosso il tubicino e il paziente può tornare a casa. Dopo 4 mesi il palloncino si apre, liberando nello stomaco il liquido in esso contenuto e viene espulso in maniera indolore attraverso il tratto gastrointestinale. Durante il periodo di collocamento si ottiene una perdita di peso tra il 10% e il 15% del peso corporeo totale.

Per informazioni:www.allurion.com