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Guardare oltre, al di là della realtà dentro la vita delle cose per coglierle veramente, è questo il potere dell’immaginazione secondo William Blake, ma solo Dio, i bambini e gli artisti ne sono capaci.

Come il poeta inglese, a cui la collezione Uomo Primavera Estate 2022 di Alexandre McQueen è ispirata, Sarah Burton usa l’immaginazione per trasportarci in un mondo fatto di bellezza.

Le illustrazioni e le stampe create da Blake, nella cui “Illuminating Print” poesia ed immagini si mescolano, diventano pennellate di colore su cappotti, giacche e camicie o ricami sul corpetto di un abito ampio la cui gonna è fatta di shredded chiffon, tulle ed organza.
I volant si arrampicano sulle spalle di cappotti e gilet, ma esplodono anche su camice dove, dal collo, si muovono in giù verso la vita come un grande bavero obliquo.
Infine le zip argento, dettaglio estetico che taglia giacche e cappotti, come una spirale si attorcigliano su pantaloni e maniche.

Argento sono anche i gioielli, dai crushed ear set con charm, ai bracciali a catena, dall’anello  con conchiglie e coralli a quello scultura doppio in cui l’argento antichizzato si unisce all’oro che a sua volta richiama lo script McQueen ricamato su alcuni capi.

Il bianco e nero, non contrari, ma opposti complementari si accendono di blu ceruleo e rosa ice su jersey e popeline di cotone, lana e scuba di lana, sete e faille, ma anche sulla pelle di un paio di pantaloni plissè.

Negli scatti di Paolo Roversi emerge una collezione incentrata sulla leggerezza, quella dell’aria e dell’acqua, sulla bellezza in grado di nascere dalle tenebre.
Una rappresentazione della realtà non realistica, come nella visione di Blake, ma anche in quella di Lee stesso, che aveva fatto del grottesco il suo modo per disegnare il mondo, in cui le convenzione delle categorie o del genere sono disfatte e in cui esplode il potere dell’immaginazione.