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Il riflesso internazionale del futuro nell’arte, nella progettazione e nell’oggettistica

Nell’aria profumo di ramen, la gente che torna dalle vacanze, l’essenza caotica della città e un distretto del design molto interessante: il quartiere Isola. Non poco distante dalla stazione Garibaldi si possono osservare luoghi curiosi come l’ex fabbrica di Via Sassetti 31. Qui i brand da monitorare sono:

1) SENZAQUADRO, cornici che donano un particolare messaggio nella convivenza e nel cambio di abitudini causate da covid19. Sono create da rifiuti e materiale di scarto grazie all’estro della milanese Celeste Gaia.

2) IAMMI, vasi in ceramica variopinti che ricordano il corpo giunonico di una donzella probabilmente Kim Kardashian. Un marchio con base a Nizza fondato dallo strepitoso duo del product designer italo-portoghese Dos Santos e dall’art director italo-francese Stephanie Blanchard

3) COKI.®, piccole architetture green fatte di pietra e vetro (senza colla) con design circolari ed ispirate alla metamorfosi delle lumache. Interconnessione tra componenti lapidee e vitree realizzate dalla product designer romagnola Coki Barbieri.

4) BHULLS, poltrona di una geometria elementare e ispirata alle città olandesi da collocare indoor o outdoor accompagnata da un tappeto in lana di pecora. Questo è il frutto di una collaborazione tra il duo di product/visual designer napoletani Riccardo Parmiciano Borgströrm, Giorgia Farina e l’artista olandese Beatrice Waanders.

5) FEDERICO FONTANELLA STUDIO, tavolo da caffè ricavato da materiali di recupero abbandonati come marmo e morsetti da falegname utilizzati come gambe strutturali. È un’idea sostenibile e un prodotto grezzo ma affascinante del piacentino Federico Fontanella.

Altro spazio da segnalare in Via G.Pepe 16 è “Niwa”, un luogo che ricorda un giardino romantico in cui arte, moda e beauty si intrecciano. I partner sono Delphine Vintage, Vintage afropicks e itcouldbemine ceramic by Serena Toffetti