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Il mondo è a colori ma la realtà è in bianco e nero, scrive il regista Win Wenders. Una visione che sembra assolutamente la descrizione grafica che la nostra mente associa all’Inverno. Una palette di colori in cui gli occhi si perdono tra scure sfumature e sprazzi di colori freddi ma audaci che fanno esplodere la nostra mente ed il nostro olfatto. È qui che inizia il nostro viaggio.

Siamo in Carinzia, a Velden am Wörthersee, la città degli angeli. L’avvento qui fa immergere subito nell’atmosfera natalizia, sorprendendo grandi e piccoli con la sua corona galleggiante sul lago, che si fa spazio tra la nebbia fitta e densa già dal primo pomeriggio. Uno scenario surreale, fiabesco che fa di questa piccola cittadina austriaca un luogo imperdibile da cui partire alla scoperta del più meridionale dei nove stati che compongono l’Austria. Posizione privilegiata ed invidiabile, fin dal lontano 1890, è quella dello Schloss Velden, uno storico castello in stile rinascimentale costruito sulle rovine di un edificio preesistente del XVI-XVII secolo ed adibito ad hotel di lusso. Dalle sue terrazze, e dal parco circostante è possibile ammirare nella sua totalità la bellezza che questo luogo può trasferire agli occhi di chi, come davanti ad una foto di altri tempi, saprà farsi sorprendere dal suo spirito. La passeggiata lungo il lago di Wörthersee, a diretto contatto con l’acqua da un lato e con i mercatini dall’altro crea romantiche vibrazioni. La sera, quando ormai la nebbia ha avvolto tutto, ed a fatica gli occhi si fanno strada tra le strette vie che si arrampicano lungo la collina, i cani con i loro collari fluorescenti sbucano all’improvviso con i loro padroni, facendo scorgere da lontano l’insegna del Landhaus Kutsche Restaurant che materializza una imperdibile esperienza culinaria con proposte tipiche del sud della Carinzia. E sono proprio i profumi, i sapori che intrigano il palato, l’olfatto ma anche gli occhi a rendere la sponda opposta del lago Wörthersee un altro luogo in cui non è possibile non fermarsi. Crocevia di tre diverse culture, qui si erige maestoso il capoluogo della Carinzia, Klagenfurt, il cui Benediktinemarkt, il suo affascinante mercato rionale dedicato a San Benedetto, può essere annoverato tra le attrazioni imperdibili della città. Un luogo dove dedizione, coerenza, impegno, si leggono tangibili tra i banchi di vendita, e i cui odori impregnano i viali adiacenti. Burro, uova, cannella, frutta secca, noci, ingredienti tradizionali dei dolci carinziani come il Reindling, o il Früchtebrot, insieme al profumo di mosto e succo di mele tentano ad ogni passo i viandanti. Klagenfurt è un piccolo gioiello rinascimentale, ricostruito dopo il grave incendio del 1514 da architetti italiani. La Neue Platz, ridisegnata nel 2008 da Boris Podrecca, ospita il Lindwurm, simbolo della città, la fontana del drago scolpita da un blocco di scisto verde di 6 tonnellate. Il centro storico invita a girovagare e a lasciarsi sorprendere da un’atmosfera che sprigiona forte la sua gioia di vivere. A 150 km di distanza il nostro viaggio prosegue verso Graz, capoluogo del Land meridionale austriaco di Stiria. Qui antichità ed innovazione si fondono fino a perdersi tra i più avvenieristici edifici d’Europa e i fascinosi palazzi rinascimentali. Per ammirare la città in tutta la sua particolare bellezza bisogna salire sullo Schlossberg, dove ad attendere i visitatori dopo 260 gradini scavati nella roccia, c’è il Clock Graz, la curiosa torre dell’orologio che ha lancette invertite. Da questa altezza è facile perdersi tra gli edifici che compongono il centro storico, con i loro tetti in cotto e i più moderni monumenti scenografici. Lascia senza fiato l’enorme bolla blu della Kunsthaus, il museo d’arte moderna della città, ricoperto da una pelle di 1066 elementi di plexiglass, denominato anche friendly alien per la sua bizzarra conformazione. Di sera la facciata si accende e trasmette segnali luminosi che irradiano l’intero quartiere; di giorno la luce è risucchiata dalle finestre rivolte a nord. La struttura mostra la volontà di distaccarsi dall’architettura tipica della città ma, al contempo si inserisce con rispetto verso l’antico. L’isola di Murinsel è un’altra imperdibile tappa del viaggio. Una piattaforma artificiale a forma di conchiglia in reticolato d’acciaio e pannelli in plexiglass creata dall’architetto statunitense Vito Acconci lunga 47 metri. L’anfiteatro ondulato blu all’esterno ospita eventi di ogni genere, mentre il bar cafè in bianco e azzurro sotto la cupola di vetro raffreddata dall’acqua , è un’occasione straordinaria per risvegliare nuove emozioni dovute alla vicinanza del Mur. Di sera, infatti, la forza impetuosa dell’acqua del fiume – che separa ed unisce la città – regalano un’istantanea di Graz sempre diversa, con un vortice di colori che avvolge e al contempo trasferisce il visitatore in una dimensione futurista.

Lasciatevi ispirare, lasciatevi sorprendere. Have a good trip!