Skip to main content

I centri contro la violenza sulle donne in Italia

Abuso e violenza sulle donne, nelle forme più disparate, sono purtroppo fenomeni troppo frequenti all’interno della nostra società. Occorre quindi costruire dei paradigmi culturali diversi per porre fine alla diffusa condizione di subalternità e diseguaglianza nella quale l’universo femminile si trova a dover stare. A questo proposito, nella raccolta “La Terra Santa” del 1984, la poesia “Il mio primo trafugamento di madre” racconta la tragica realtà dello stupro vissuto da Alda Merini durante il suo ricovero in manicomio, ma più in generale costituisce un grido di protesta contro la violenza che gli uomini esercitano sull’universo femminile.

“Il mio primo trafugamento di madre” di Alda Merini

Il mio primo trafugamento di madre
avvenne in una notte d’estate
quando un pazzo mi prese
mi adagiò sopra l’erba
e mi fece concepire un figlio.

O mai la luna gridò così tanto
contro le stelle offese,
e mai gridarono tanto i miei visceri,
né il Signore volse mai il capo all’indietro,
come in quell’istante preciso
vedendo la mia verginità di madre
offesa dentro a un ludibrio.

Il mio primo trafugamento di donna
avvenne in un angolo oscuro
sotto il calore impetuoso del sesso,
ma nacque una bimba gentile
con un sorriso dolcissimo
e tutto fu perdonato.

Ma io non perdonerò mai
e quel bimbo mi fu tolto dal grembo
e affidato a mani più «sante»,
ma fui io ad essere oltraggiata,
io che salii sopra i cieli
per avere concepito una genesi.

Questi versi che risuonano come un urlo di dolore e indignazione, sottolineano ciò che si legge anche sul sito del Ministero della Salute, ovvero che “la violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani”.

In Italia esiste una rete di Centri Antiviolenza (CAV) e Case Rifugio che si estende su tutto il territorio nazionale. Si tratta di enti pubblici e privati non profit che a partire dagli anni Settanta offrono servizi specializzati nell’accoglienza delle donne e seguono una metodologia attenta alle questioni di genere. In totale, le strutture attive in Italia sono 716: 350 Centri Antiviolenza e 366 Case Rifugio (dati 2022) e sono collegati h 24 al numero telefonico 1522. Questo è il numero di telefono ufficiale nazionale antiviolenza e stalking, promosso dal Dipartimento delle Pari Opportunità e gestito dall’associazione Differenza Donna. Attivo 24 ore su 24, è gratuito con qualsiasi operatore. Ci si può rivolgere alle operatrici anche direttamente dalla chat del sito ufficiale, qualora non si possa utilizzare il telefono. Nei Centri Antiviolenza sono presenti figure specializzate che offrono, spesso a titolo volontario, uno spazio di ascolto e accoglienza per le donne che hanno subito violenza. Tramite sportelli e colloqui viene fornita una consulenza specifica da parte di psicologhe, avvocate, mediche e altre professioniste.

Di seguito le principali associazioni contro la violenza sulle donne in Italia:

Storica associazione romana di difesa delle donne con sede in via della Lungara a Roma, la Casa Internazionale delle donne è un “laboratorio aperto femminile e femminista” che offre servizi di assistenza in caso di perdita di lavoro, supporto in gravidanza, counseling psicologico e case rifugio alle vittime di violenza e di genere.

CCO – Crisi come opportunità si occupa di comunicazione sociale, divulgazione e sensibilizzazione sui temi della violenza psicologica, economica e sociale con particolare attenzione alle storie delle donne di mafia uscite dai clan, cittadine attive e questioni di genere. Con documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali e progetti formativi CCO si muove tra periferie, carceri minorili e scuole, per creare reti virtuose a livello locale (è legata alla Casa Internazionale delle Donne) e nazionale, nel nome della speranza.

Il Telefono Rosa è dal 1988 una delle più longeve e conosciute associazioni contro la violenza sulle donne e sui minori. Coordina diversi centri antiviolenza in tutta Italia, tra cui la Casa internazionale delle donne di Roma, e offre ospitalità in case rifugio, case di semiautonomia, consulenza legale, assistenza per l’inserimento nel mondo del lavoro. Ha molte sedi locali di riferimento.

D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, è un progetto nazionale che riunisce 84 associazioni di tutte le regioni italiane, che gestisce oltre 100 centri antiviolenza e più di 50 Case rifugio per donne maltrattate.

Differenza Donna è una delle storiche associazioni contro la violenza sulle donne, attiva sin dalla fine degli anni Ottanta, e ancora oggi una delle più riconosciute. Socia fondatrice della rete D.i.Re, aggrega i centri antiviolenza, sensibilizza sull’autovalutazione del rischio e offre assistenza legale gratuita. È particolarmente attiva per le donne migranti, le donne con disabilità e contro la violenza lesbotransfobica.

Associazione con sede a Roma e “primo bene comune transfemminista della città”, la Casa delle Donne Lucha y Siesta fornisce da più di 11 anni informazioni, orientamento, ascolto e accoglienza a tutte le donne che si trovino in situazioni di necessità o emergenza. È anche uno spazio di socialità, sensibilizzazione, attivismo culturale e laboratori pratici.