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Una vita dedicata alla moda

In qualsiasi ambito è facile riconoscere chi fa il lavoro che fa per passione da chi invece lo svolge senza entusiasmo. 
La passione nel lavoro fa tutta la differenza nell’approccio a un lavoro: non lo rende più leggero, ma la fatica non pesa.

Una vita all’insegna della passione lavorativa l’ha vissuta lo stilista Roberto Guarducci. Inizia tutto nel 1978 quando inizia a disegnare pellicce, per poi entrare nella Maison Basile a Milano, dove ha avuto come mentore il maestro Luciano Soprani.
Ma nel 1981 la svolta della vita, l’incontro con le sorelle Fendi, incontro che lo porterà a restare in Fendi fino al 2003. Collaborerà con Karl Lagerfeld.
Negli anni in Fendi, Guarducci ha lavorato con le top model più importanti, da Naomi Campbell, Linda Evangelista, la Turlington, Clarissa Burt, e tante altre. 

Ma anche i grandi amori prima o poi si separano e dopo 20 anni trascorsi in Fendi, Roberto Guarducci ha realizzato il sogno di tutti i grandi creativi, cioè avere un brand che porti il tuo nome: nasce così il marchio Roberto Guarducci.

Amante della sua terra madre al suo ritiro dalla maison Fendi è stato anche docente all’Accademia delle belle arti di Bari e sempre a Bari è ideatore e promotore dell’evento “La Magia delle Sirene” ma soprattutto ideatore e promotore dell’evento di Alta Moda “La Magia delle Muse” giunta alla settima edizione.

E’ stato un onore per me intervistare un grande maestro della moda Made in Italy, di seguito l’intervista con Roberto Guarducci

1: Vorrei iniziare con una domanda di rito, chi è Roberto Guarducci e come è nata la sua passione per il mondo del Fashion.

Roberto Guarducci è una persona particolarmente attratta dalla bellezza in tutte le sue forme e considera l’arte dell’estetica una forma imprescindibile e basilare della natura umana. La mia passione per la moda nasce con me sin da giovanissimo, pertanto è stato un percorso naturale intraprendere la mia professione in questo settore. La mia percezione del bello si è perfezionata nel tempo, poi sono state le opportunità favorevoli a determinare il mio ingresso nella moda. Certamente l’influenza del gusto per l’estetica mi è stato trasmesso da mia madre, una donna dall’eleganza innata. Le importanti esperienze professionali hanno stimolato in me il desiderio di realizzare qualcosa di personale e per questo motivo ho deciso di creare un mio marchio, con il quale ho potuto realizzare delle personali collezioni di moda a mio nome.

2: Come è nata la collaborazione con Fendi, e come è stato lavorare per una delle maison più importanti al mondo?

La mia collaborazione con Fendi è nata nel 1981, quando la Maison era ancora gestita in modo assolutamente autonomo e familiare dalle famose 5 sorelle, rapporto di lavoro durato oltre vent’anni. Io lavoravo con la Signora Anna Fendi in Atelier nell’ Ufficio Stile e Progettazione e sin dal primo momento ho respirato un’atmosfera di grande creatività e di alta moda, in un periodo storico di grande crescita produttiva e creativa. Ho avuto modo di formarmi professionalmente ed anche di sperimentare il mio lavoro di designer, e curavo con grande impegno le presentazioni in sfilata delle collezioni. Ogni volta che veniva Lagerfeld a Roma da Parigi per la prova degli abiti della collezione, aveva inizio un “rito creativo” importantissimo e di grandi costruzioni estetiche che mi incuriosiva e mi coinvolgeva moltissimo.

3: Ci può parlare di uno dei suoi capi iconici, come è nata l’idea dell’Angelo Sposa?

Uno dei tanti abiti che ho disegnato e realizzato nel corso della mia professione e che è rimasto particolarmente impresso nell’immaginario collettivo è “L’Angelo Sposa”, simbolo dell’idealizzazione della purezza estetica e della suprema femminilità. Nasce dall’idea di creare un abito da sposa che richiamasse l’immagine della leggerezza e della lievità di un angelo, in un connubio di linearità e forme esaltati dai preziosi volumi di tulle che danno l’impressione di essere sospesi su una nuvola.  Quest’ abito è stato particolarmente apprezzato nell’idea della sua unicità e dell’originalità estetica.

4: Quali sono i messaggi che ha voluto lanciare attraverso il suo stile e com’ è la donna di Roberto Guarducci?

Con il mio stile ho proposto una donna unica, raffinata ed elegante che sappia mostrare il proprio carattere anche attraverso la sua immagine in modo sofisticato, con personalità e classe.

5: E’ stato un periodo difficile per la moda e per tutti i settori legati alla produzione artigianale, vede possibile una ripresa che parta proprio dalle manifatture made in Italy?

Assolutamente si perché l’industria tessile-manifatturiera è indubbiamente il fiore all’occhiello dei settori trainanti del nostro Made in Italy e dovremmo continuare in questa direzione, puntando sulle strategie e soprattutto sulla qualità sia estetica che produttiva. Naturalmente mantenere un primato mondiale non è semplice perché la globalizzazione e la concorrenza straniera è estremamente agguerrita e competitiva. Ritengo che la lungimiranza di chi avrà voce in capitolo nella scelta degli art director sarà fondamentale al successo delle aziende soprattutto se la meritocrazia sarà il valore aggiunto più importante.

6: Come pensa sarà la moda dei prossimi anni?

Nei prossimi anni la moda darà spazio ad una creatività assolutamente interconnessa con la praticità e la funzionalità, che avrà la sua massima espansione commerciale attraverso le piattaforme digitali. Nuovi tessuti tecnici e facilmente biodegradabili saranno la base del vestire comune; ma per l’originalità delle forme e dei colori sarà fondamentale la creatività dei designers. In contrapposizione, non potrà mancare per l’haute couture l’artigianalità e le lavorazioni manuali oltre la ricercatezza delle costruzioni sartoriali più importanti. 

7: In questo periodo difficile per il mercato consiglierebbe ai nuovi designer di investire in nuove attività?

Naturalmente la moda si evolve insieme alle esigenze strategiche. Saranno i mercati e le richieste che se ne avvicenderanno nel tempo a determinare la produzione di nuovi prodotti e le tendenze che ne susseguiranno. I giovani talentuosi designer e la loro creatività si dovranno adattare a queste nuove situazioni e le nuove strategie creative saranno la base di investimento produttivo che ne determinerà il successo commerciale.

8: Ha nuovi progetti ai quali sta lavorando?

Ho terminato la realizzazione di una nuova collezione femminile completa di abiti e di accessori di grande preziosità e di valore creativo, alla quale ho dedicato molto impegno e dedizione che sarà oggetto di uno shooting fotografico in una location di grande prestigio che rappresenta un connubio perfetto tra Arte e le mie nuove creazioni sartoriali. E’ una collezione contraddistinta da intensi contrasti sia nei colori che nelle linee che creano emozioni contrastanti. L’eleganza formale ne è la caratteristica che ne identifica l’immagine che si ispira reinterpretando le atmosfere jazz degli anni venti. Le nuove creazioni sartoriali saranno presentate per la prima volta in defilè alla settima edizione della “La Magia delle Muse”.

CREDITS:

SALVATORE LEONE PRESS OFFICE

SERGIO CANNIELLO FOTOGRAFIA