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Dopo sessant’anni dal suo esordio, Rugantino di Garinei e Giovannini torna in scena nella sua versione originale.

Da domenica 3 aprile a domenica 10 aprile, il palcoscenico del teatro Augusteo si trasformerà nella Roma papalina ottocentesca grazie a una storia commovente, ironica e nostalgica.

Uno spettacolo di circa 3 ore che fa rivivere un pezzo di storia del teatro grazie al talento di Michele La Ginestra che regala leggerezza al protagonista Rugantino e Serena Autieri che, nonostante l’origine partenopea, si cala perfettamente nei panni di Rosetta.

Ad interpretare Mastro Titta ed Eusebia ci sono, invece, Vincenzo Failla e Edy Angelillo.

Sin dall’apertura del sipario, l’atmosfera è magica: il pubblico, grazie alle meravigliose scenografie fatte di pedane girevoli, è catapultato in vicoli e piazzette romane. E, a rendere, il tutto ancora più coinvolgente ci sono le canzoni che hanno fatto la storia del Maestro Trovajoli come “Roma nun fa la stupida stasera”, “Ciummachella”, “Tirollallero” e altre ancora.

Le vicende di Rugantino – l’eterno Peter Pan di Roma – sembrano non invecchiare mai: Michele La Ginestra e Serena Autieri con l’intero cast recitano, ballano e cantano con disinvoltura e grande professionalità.

Passano gli anni e la nota opera romana riesce ancora a stupire il pubblico che fino alla fine ha fatto sentire la sua presenza con grandi applausi, riuscendo a commuovere anche la protagonista napoletana.

Per il pubblico i testi, le canzoni, le scene, la regia… tutto è perfetto così come lo era 60 anni fa.