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Bianca&Noè è un brand italiano di abbigliamento sostenibile per bambini. Ogni capo è realizzato con tessuti naturali e sostenuto da una filiera green. Le loro collezione hanno linee oversize e gender-free; Bianca & Noè nasce dal desiderio di educare sia i bambini che gli adulti ad essere sempre più rispettosi nei confronti dell’ambiente e, soprattutto, fare scelte consapevoli. Decidere di acquistare abbigliamento biologico per i propri figli significa fare una scelta doppiamente importante: da un lato si mette al primo posto il rispetto per la natura che ci circonda e per le sue risorse, dall’altro ci permette di proteggere la pelle delicata dei più piccoli, preservandola dall’esposizione e dal contatto con le sostanze chimiche spesso utilizzate nella produzione industriale. Bianca & Noè nasce dunque da un’idea e si è sviluppato attraverso un progetto, completamente Made in Italy, dedicato ai più piccoli.

 

Quando è nato il vostro progetto e perché avete deciso di puntare sul moda kids?

Era la Primavera dell’anno 2019 e l’idea di creare un brand di abbigliamento bimbo non era ancora completamente a fuoco. Tutto è nato da un link inviato da una amica alla nostra founder: parlava di ragazze italiane che stavano creando tessuti con gli scarti delle arance della produzione siciliana. Da lì in poi la curiosità ci ha portati oltre fino alla scoperta dei tessuti derivati dalle alghe islandesi, dal fiore di loto, dalla menta, dalle ortiche. La prima piccola collezione è stata disegnata in quell’estate: Erika, la nostra founder, si divideva tra il piccolo Noè di pochi mesi, Bianca di soli 4 anni e il lavoro sulla collezione n.0 “Hello Captain” aiutata da un piccolo team di sarte. Il lavoro sulla comunicazione del brand ha preso forma in autunno e, con l’inverno, abbiamo lavorato al sito internet del progetto per uscire poi nell’Aprile 2020. Il brand in poco tempo si è fatto conoscere sia attraverso i social networks sia attraverso le testate che ne hanno prontamente parlato. Ci siamo concentrati sulla moda kids perché il diventare genitori ti porta a riflettere su molti aspetti che riguardano il futuro delle creature che mettiamo al mondo. Va assolutamente tutelato e per farlo l’unico modo è dare un contributo, un’alternativa che possa esser il meno impattante possibile per il pianeta. Abbiamo deciso di intervenire con un progetto di ricerca e di tutela sia della salute dei bambini sia di quella del pianeta. A tal proposito proponiamo capi realizzati con tessuti naturali che sono biodegradabili e hanno proprietà benefiche per le pelli sensibili: antistress, anallergici, termoregolatori, antibatterici in modo naturale, privi di pesticidi e additivi chimici, nella maggior parte dei casi con colori neutri e naturali e, laddove usiamo il colore, lo facciamo con coloranti sicuri che seguono le rigide norme europee, tutto Made in Italy con filiera controllata.

 

Come nascono le vostre collezioni?

Le nostre collezioni partono sempre da un tema, da un’idea. Sviluppiamo un concept e da lì ne deriva una color palette. Ci lasciamo ispirare anche dai tessuti che i nostri fornitori ci mandano. La ricerca da parte nostra è continua, sia in termini stilistici sia in termini di sostenibilità. In ogni collezione presentiamo un particolare capo realizzato con un tessuto non convenzionale. Nella collezione invernale “A tea with Mies” appena uscita proponiamo un pezzo in alga islandese. Una piccola perla. Dai fiordi incontaminati di quella bellissima isola chiamata Islanda arriva il Seacell che viene prima essicato all’aria aperta dai venti del nord per poi essere sminuzzato attraverso un procedimento molto antico: si tratta di un processo senza tempo che non danneggia il pianeta e lascia al futuro tessuto tutte le proprietà intrinseche dell’alga: aiuta la circolazione sanguigna, protegge dai raggi UV e dai radicali liberi grazie all’elevato contenuto di antiossidanti e ha proprietà antinfiammatorie. L’alga è anche ricca di sostanze essenziali come vitamine e nutrienti che aiutano la rigenerazione cellulare e prevengono le infiammazioni cutanee. Le collezioni vengono disegnate studiando ogni singolo pezzo che deve essere generalmente oversize e, dove possibile, gender-free, questo per permettere un utilizzo maggiore del capo che può così essere tranquillamente passato dal fratello o sorella maggiore a quelli minori senza distinzione di genere. Inoltre, i tagli un po’ oversize coprono da due a più anni della crescita del bambino permettendo una vita più duratura dei capi stessi. Il concetto che vogliamo far passare è “comprare meno ma comprare meglio”.

 

E’ più importante la praticità o la bellezza in un guardaroba da bambino?

Praticità e bellezza per noi vanno di pari passo, sono entrambi importanti. Attraverso la praticità si rende il bimbo libero nei movimenti, attraverso la bellezza possiamo guidarli ad avere personalità e a sviluppare un gusto estetico.

 

La vostra missione è “per cambiare le cose partiamo dai bambini”. È volta, dunque, a porre l’accento sul ruolo educativo che possiede la moda? Possiamo utilizzarla, secondo voi, come un modo per stimolare i bambini a sviluppare un gusto estetico?

Una delle nostre mission è sicuramente quella educativa: insegnare ai bambini a porre attenzione sui materiali con i quali si vestono li farà diventare adulti più consapevoli. Abbiamo realizzato più volte piccoli coloring book a download gratuito dal nostro sito internet, piccole storie illustrate dove personaggi immaginari come il gatto Blu o l’orsetto lavatore Mirto raccontano ai più piccoli come nasce, ad esempio, il tessuto in lino e dove viene coltivato questo bellissimo fiore blu. Il lino è un’alternativa molto più sostenibile rispetto ad altri tessuti: la sua coltivazione necessita di meno acqua rispetto a quella del cotone, non ha bisogno di pesticidi chimici poiché il suo fiore allontana da solo gli insetti ed è completamente biodegradabile. Ci piacerebbe poter andare nelle scuole a parlare di questi argomenti, sicuramente è un progetto che svilupperemo presto. Questo racconto sui tessuti che fanno bene sia alla nostra salute sia a quella del pianeta non può non sviluppare nei bambini anche un gusto estetico, e noi li aiutiamo con immagini dallo stile pulito e minimale che parlano di delicatezza e rispetto.

Quali sono le caratteristiche imprescindibili che deve avere un capo d’abbigliamento kidswear? E quali consigli vi sentireste di dare ad una mamma per consentirle di fare una scelta corretta di acquisto (anche in termini di materiali/tessuti)?

La semplicità unita alla comodità sono secondo noi le caratteristiche più importanti per un capo che deve essere indossato da un bambino. Il bimbo deve sentirsi bene, libero ed essere felice. Il consiglio che ci sentiamo di dare alle mamme, come accennato prima, è quello di comprare meno ma meglio. L’attenzione che poniamo sull’acquisto di un capo per i nostri bambini influirà anche sulla loro salute e, più in grande, sul loro futuro.

 

Qual è il vostro punto di vista sulla moda sostenibile?

Non è semplice fare moda sostenibile. Ci si scontra con i prezzi alti sia delle materie prime che della confezione se si vuole rimanere anche etici. Non tutti i brand riescono a tenere in piedi questi due pilastri (che sono imprescindibili per una moda che vuole essere realmente sostenibile, alternativa e in un certo senso rivoluzionaria) perché poi si perde in competitività. Inoltre, quando si parla di tendenze, si arriva per forza di cose ad avere anche uno sfruttamento della materia prima richiesta che in questo momento è il cotone organico. C’è ancora molto lavoro da fare.

 

Qual è il vostro primo ricordo legato alla moda?

Eravamo bambini e le nostre zie e mamme ci cucivano addosso vestitini creati da loro. La passione per la sartoria è sempre stata di famiglia. A tutto, alla fine, c’è una spiegazione.

 

Quali sono i progetti futuri del brand?

Vorremmo lavorare presto ad una collezione baby 0-2 anni. I nostri tessuti innovativi e curativi si prestano molto a questa fascia di età. E’ nei nostri piani e faremo il possibile per svilupparla in un futuro più prossimo!