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Roberta Tondini, fondatrice di Studio Tondini, ci svela i momenti chiave che l’hanno spinta a trasformare una carriera nel mondo legale in un’impresa di successo nel mondo della moda attraverso una conversazione avvincente. Scopriamo come la sua visione innovativa, radicata nella tradizione e nell’eccellenza italiana, si manifesti attraverso le creazioni esclusive del suo marchio e il suo impegno per l’empowerment delle donne e la sostenibilità.


La tua storia è ispiratrice. Puoi condividere con i lettori i momenti chiave che ti hanno portato a diventare la fondatrice di un brand di successo?

È sicuramente insolito passare da un mondo di tanto rigore come quello legale ad un mondo di grande estetica e bellezza come quello della moda, spero fortemente che la mia “storia anomala” possa essere di ispirazione perché le tante donne che hanno uno o più sogni nel cassetto trovino modo di seguirli. Ho creato Studio Tondini proprio perché il mio desiderio più grande, e il nostro obiettivo principale come brand, è che ogni donna riesca a raggiungere il successo che desidera. Questo, ho appreso nel tempo, vuol dire qualcosa di diverso per ognuna di noi, anche in differenti momenti della nostra vita. Una parte del nostro ethos che si ritrova anche nelle storie delle Donne Behind the Bags, le muse ispiratrici delle nostre collezioni: donne che si districano con grande grinta e col sorriso nei meandri di una vita a tutto tondo, piena, anche di sfide rilevanti. Ho lavorato come avvocato fra Italia, Regno Unito e Svizzera per tanti anni: una carriera, iniziata in un’epoca di crisi globale, che non è stata facile e per cui ho dovuto affrontare tante rinunce, prima di “sentirmi arrivata”. Ed è proprio una volta raggiunto questo momento di serenità che è iniziata la chiamata verso la realizzazione di un sogno ancora più grande, che affonda le sue radici nella storia della mia famiglia e nella mia carriera legale al tempo stesso. Così, da una frustrazione condivisa con le tante donne intorno a me e dalla passione per il Grande Made in Italy venduto nelle boutique dei miei Nonni, con i miei trent’anni sono nati come un fiume in piena i primi schizzi, seguiti dagli iniziali passi verso scelte di pregio che andassero al di là delle logiche correnti, bensì fossero di grande valore intrinseco. Un ritorno al Grande Made in Italy dei nostri Nonni, fatto appunto di uno studio approfondito di ogni dettaglio, della preziosità di ogni componente, anche questi rigorosamente Made in Italy, della manifattura delle più sapienti mani artigiane, le stesse che lavorano per le maison più importanti del pianeta…il tutto per portare ad una sostenibilità intrinseca e ad una bellezza effettivamente senza tempo. Anche in questo caso, i primi passi non sono stati facili, complice anche il covid, ma i nostri primi Clienti ci hanno dato enormi soddisfazioni, confermandoci il grande desiderio del ritorno al savoir faire, savoir vivre, savoir choisir da noi proposto. Oggi ci troviamo davanti al mercato mondiale con la consapevolezza che il nostro linguaggio è compreso ed apprezzato da una community sempre più internazionale: dall’Europa alle Americhe, dal Medio al Lontano Oriente. Una community di donne e uomini che si ritrovano nel nostro approccio di eccellenza timeless.

Da dove nasce l’idea di creare Studio Tondini e qual è la tua principale fonte di ispirazione nella progettazione delle borse?

Riflettendo bene, credo che Studio Tondini sia sempre stato parte di me, anche se la sua vera nascita come idea di brand coincide con l’inizio della mia carriera di avvocato nel 2008. La borsa per me è sempre stata il più grande simbolo dell’indipendenza al femminile: la stessa indipendenza che, in famiglia, mi hanno insegnato quale assoluta necessità per ogni donna. Mia Nonna rimase infatti vedova a soli 42 anni, con sette figli ed un’attività da portare avanti, ma anche con la fortuna di essere una ragioniera, formazione molto rara per una donna nata ad inizio ‘900, che l’ha aiutata a superare una fase così difficile della sua vita. Le borse sono anche state un grande amore fin da bambina, quando mi affascinava riordinare il contenuto di quelle di mia Mamma, trovando – o, meglio, cercando di trovare – posto per tutto ciò che si disperdeva facilmente: i piccoli oggetti, le chiavi, gli occhiali… Ma è quando ho cominciato a lavorare in uno dei più importanti studi legali italiani che è nata la forte esigenza di un oggetto prestigioso e al tempo stesso di grande funzionalità. Esigenza diventata frustrazione considerato che in una delle capitali della moda più importanti in cui vivevo – Milano, ma anche, più tardi, a Londra e a Zurigo – non era possibile trovare una borsa che rispondesse ai bisogni di un quotidiano fatto di sfide e al tempo stesso di stile. Una frustrazione che mi è stata raccontata anche da tante altre amiche e donne che, anno dopo anno, ho conosciuto anche per via del mio lavoro e con cui abbiamo condiviso questa confidenza. La fonte principale di ispirazione per le nostre creazioni sono quindi le professioniste: donne esigenti e impegnate nel costante miglioramento di sé stesse. Donne che fanno del saper scegliere la loro arte quotidiana. Vere e proprie dive intorno a noi che, senza nulla togliere alle dive tradizionali, meritano il meglio e tutta la nostra più profonda ammirazione.

Qual è il significato del payoff “Excellence is our profession”?

Ho sempre cercato occasione di affiatamento con donne delle più svariate professioni. Nel raccontarci i nostri sogni, aspettative di carriera e challenge personali e professionali ho compreso che l’eccellenza è la professione che abbiamo in comune – il desiderio di dare il meglio, non solo a lavoro ma anche nella vita privata. Essere presente e affidabile, una “roccia” per la famiglia, gli amici e i colleghi. Ecco, per questo desidero il successo di tutte le donne. Perché, nel dare il massimo a tutti, spesso mettiamo da parte il nostro io, i nostri sogni, anche per periodi di tempo piuttosto lunghi, o ancora ci sentiamo in colpa se manchiamo a qualcuno dei nostri tanti impegni personali. L’eccellenza è anche il modo in cui prendono vita le creazioni di Studio Tondini: ognuna ha luce come un’icona a sé stante, oltre che come parte delle nostre collezioni. In questo senso promuoviamo un ritorno al modo di fare moda con cui sono cresciuta negli anni ’90, in cui ogni pezzo dei designer più affermati faceva innamorare e re-innamorare a ogni utilizzo, anche a distanza di anni o decadi. Inoltre, costruiamo le nostre borse bottom-up: partendo – mi ripeto – dallo studio di un prodotto di alto profilo in grado di appagare nel tempo, per cui quindi non imponiamo a priori alcuna restrizione, se non quella dell’elevata qualità e sostenibilità, accompagnata dal massimo confort e funzionalità, quello che noi chiamiamo lusso funzionale.

In che modo Studio Tondini crea le sue collezioni per le donne più affermate e demanding, soprattutto per le donne in carriera?

Cerchiamo di porci prima di tutto come ascoltatori, interpreti del Zeitgeist. Siamo nati attraverso il dialogo e continuiamo a farlo: nel dialogare con donne di origini e culture diverse, cerchiamo di mettere insieme i punti cardine per la realizzazione di raffinati oggetti che incontrino con eleganza le loro aspettative collettive. Ognuna di noi ha una borsa del cuore o dei sogni: noi cerchiamo di realizzarla accompagnandola anche da tutte le caratteristiche dei nostri sogni, parte della nostra esclusiva value proposition. È così che le nostre creazioni raccolgono il nome e l’identità della prima donna che ce ne ha espresso il desiderio. Da Maja e Simona, ad Arianna e Valentina e così via…

Spiegaci come Studio Tondini contribuisce alla no-profit Days For Girls e qual è l’obiettivo di “1 bag = 1 girl”?

In Studio Tondini crediamo nella realizzazione di un lusso edificante, che contribuisca ad un impatto positivo significativo. Uno dei problemi più rilevanti dell’epoca moderna è la parità di genere, anche attraverso la diversità di pensiero che la presenza femminile offre a tutti i livelli delle organizzazioni. Pertanto, il nostro supporto volge a favorire la formazione delle professioniste di domani, il che contribuisce, a sua volta, all’arricchimento di tutta la collettività. In quest’ottica, abbiamo deciso di sostenere la no-profit Days for Girls, organizzazione attiva a livello mondiale, nel supportare le ragazze nell’ingresso alla loro vita adulta. Un dato sconvolgente che tocca diverse comunità ovunque nel mondo è legato allo stigma intorno al ciclo, che genera assenze significative da scuola e, in alcuni casi, l’abbandono degli studi, oltre che gravidanze indesiderate. Ebbene, senza colmare questo gap e senza la giusta informazione alle comunità su ciclo e fertilità non si potrà mai arrivare ad una vera parità di genere. Per ogni borsa venduta doniamo a Days for Girls fondi che permettono di offrire ad una ragazza nel mondo un kit sanitario riutilizzabile, destinato a supportarla per un lasso di tempo che può arrivare fino a tre anni. L’acquisto di ciascuna borsa (1 bag) Studio Tondini, quindi, è destinato a sostenere una ragazza (1 girl) tramite Days for Girls.

L’adesione a Positive Luxury ha influenzato il brand, in che modo? E cosa significa ricevere il Butterfly Mark?

L’ingresso fra i changemakers di Positive Luxury, che comprende alcuni dei marchi di più alta gamma profondamente impegnati nel proprio impatto positivo – quali ad esempio Dior Couture ed Etro – è un obiettivo raggiunto su cui abbiamo lavorato per diverso tempo e di cui siamo molto fieri. Al tempo stesso si tratta di un nuovo punto di partenza in un percorso di miglioramento continuo del nostro impatto positivo sociale ed ambientale, il che ci pone davanti ad ulteriori sfide, fino al raggiungimento futuro del Butterfly Mark e, ancora, fino alla sua ri-conferma nel tempo. Fin dagli esordi il nostro approccio è stato caratterizzato dalla ricerca di un’eccellenza a 360 gradi. Pertanto, abbiamo profuso tutti i nostri sforzi nello studiare la massima espressione dell’alta gamma in tutte le nostre scelte. Da una filiera cortissima, con prestigiosi materiali e manifattura interamente Made in Italy – estremamente raro oggigiorno e per noi espressione di massima sostenibilità – a delle lavorazioni di alto profilo. Dal design senza tempo, alla qualità delle nostre relazioni. Anche l’unico materiale che sfugge alla nostra ricetta interamente made in Italy ha un suo ruolo di rilievo: un’alternativa alla pelle capace di generare benefici multipli per le persone ed il pianeta. Un nostro fiore all’occhiello che è diventato la prima e, per ora, unica borsa di lusso insignita del Vegan Trademark, che certifica l’assenza di qualsiasi prodotto di origine animale nell’intera Borsa Vegana da Spalla Cristiana, anche questo un lungo e soddisfacente percorso per noi. Un’asticella di sostenibilità e lusso già posta molto in alto e che continueremo ad alzare progressivamente. Ricevere il Butterfly Mark, pertanto, sarà un riconoscimento di questo sforzo e al tempo stesso un forte simbolo del nostro impegno.

Quali sono i prossimi passi per Studio Tondini? Ci sono nuovi progetti o iniziative in cantiere?

Continueremo ad essere portatori di un bello ricercato, senza confini, creato nel rispetto di procedure slow fashion. Gli sviluppi futuri sono quindi incentrati su alcuni allargamenti della nostra gamma, senza stravolgimenti, e sullo sviluppo di progetti e collaborazioni su piccola scala. Il fine è sempre uno: quello di elevare le donne, specialmente le professioniste, e di fornire alle giovani generazioni degli esempi virtuosi da seguire, con la coscienza e la condivisione delle possibilità e occasioni racchiuse in ciascun percorso.