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La Cerimonia

Carlo Conti conduce la 66ª edizione dei Premi David di Donatello, con la regia di Maurizio Pagnussat, nella cornice degli storici studi televisivi “Fabrizio Frizzi” e dal prestigioso Teatro dell’Opera di Roma. Per Carlo, Salvatore Ferragamo ha realizzato uno smoking tre pezzi su misura in lana e mohair Blu Navy: la giacca con rever a lancia, indossata su una camicia con plastron in popeline bianca, il gilet e il papillon di seta abbinato creano una silhouette dallo spiccato gusto sartoriale italiano. I Premi David di Donatello sono organizzati dalla Fondazione Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e dalla RAI: Piera Detassis è il Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia, il Consiglio Direttivo è composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Domenico Dinoia, Edoardo De Angelis, Francesco Ranieri Martinotti, Giancarlo Leone. La 66ᵃ edizione della manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE. Apre Laura Pausini al Teatro dell’Opera di Roma, in un red-pink Valentino Pierpaolo Piccioli, che anima una versione esclusiva del brano ‘Io sì’, il singolo nominato ai Premi Oscar 2021 e premiato agli ultimi Golden Globes come migliore canzone originale, tratto dal film ‘La vita davanti a sé‘ di Edoardo Ponti con Sophia Loren. Le parole di Mogol: “Niente da dire su Laura Pausini, è una grande cantante. Ma Zalone è irresistibile, quindi tutto il mio appoggio” interviene Giulio Rapetti. E aggiunge: “Checco Zalone è geniale, bravissimo, mi ha fatto morire dalle risate tante volte e hanno fatto bene a premiarlo.” Dario Franceschini, presente sul palco:”E’ stato un deserto molto lungo da attraversare ancora con macchine al 50% della capienza ma il cinema non si è fermato”, ha detto il ministro per il turismo Dario Franceschini aprendo la serata su Rai1 per il galà dei David di Donatello. “Sono convinto che ci aspetti una grande stagione. E ci stiamo impegnando: dopo la legge sul tax credit diventata tra le più competitive in Europa, stiamo facendo una grande operazione su Cinecittà: un investimento di 300 milioni di euro del Recovery per il Centro sperimentale di cinematografia e Cinecittà. Per il cinema italiano vedo un grande presente e un grande futuro”, ha concluso. Degni di nota: la formalità impeccabile di Pietro Castellitto in completo Dior; Micaela Ramazzotti ad annunciare il Miglior Montatore in un Gucci a metà tra pelle e stoffa, dalle maniche oversize a sbuffo; Vittoria Puccini ad annunciare il Miglior Suono in un rosa Valentino: per lei una profonda scollatura impreziosita dai gioielli Bulgari; Benedetta Porcaroli ad annunciare il Miglior Truccatore in un Gucci mini dress, con un colletto in raso duchesse e una cintura smoking impreziosita da una spilla ricamata, ornata da gioielli Bulgari; costruzione stilistica complessa e sofisticata per Pierfrancesco Favino in Tom Ford, arrichito da gemelli in oro bianco, e ornato di un esemplare unico nel suo genere come il Bulgari Octo Finissimo Tourbillon Skeleton. Tra i migliori momenti, Enrico Brignano ha voluto rendere omaggio sul palco al maestro Gigi Proietti, dedicandogli un suo premio ideale: “Un grande attore, uno che ha rappresentato la sua città se l’è portata sottopelle per tutta la sua carriera, lui che ha incantato fiumane di persone e l’ha portate a teatro”, ha detto Brignano. “Signore e signori, stasera lui non c’è ma c’è eccome perché il mio premio, il nostro premio, stasera e per sempre va a Gigi Proietti.”

Miglior Attrice non Protagonista

Una emozionata Matilda de Angelis in La Petite Robe Noire per il film “L’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose”, primo David di Donatello alla seconda candidatura.

Miglior Attore non Protagonista

Fabrio Bentivoglio per il film “L’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose”. È il terzo David di Donatello su ben 13 candidature complessive nell’Albo d’Oro di Fabrizio Bentivoglio.

Miglior Montatore

Esmeralda Calabria per il film “Favolacce”. È il terzo David di Donatello alla sua sesta candidatura per Esmeralda.

Miglior Sceneggiatura Originale

Mattia Torre per il film “Figli”. Primo David di Donatello alla prima candidatura per il compianto Mattia Torre, scomparso il 19 luglio 2019 a 47 anni, proprio mentre stava preparando il film in programma per il 2020. Ritira il premio Emma Torre accompagnata dalla mamma Francesca, tra una sala in lacrime e una standing ovation: “Lo dedico il premio al mio fratellino Nico che mi fa ammazzare dalle risate e a mia mamma che non si arrende mai. Volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più.”

Miglior Attrice Protagonista

Sophia Loren per il film “La Vita Davanti a Sè.” Settimo David di Donatello su sette candidature, che si sommano a una targa speciale, a un David Speciale e a un David alla Carriera per la grande Sophia Loren in un prezioso abito Giorgio Armani Privè: “Madonna mia, aiutatemi! È difficile credere che la prima volta che ho ricevuto un David sia stato più di sessanta anni fa, ma sembra di nuovo la prima volta. L’emozione e la gioia è la stessa, e anche di più. Ringrazio per tutto il loro supporto e impegno la nostra squadra di produzione Palomar e Netflix”, commenta ingioiellata da orecchini della collezione Eden di Damiani in oro bianco e diamanti e da una collana tennis in oro bianco e diamanti. “Condivido questo premio con tutto il cast, specialmente con il protagonista, un bambino meraviglioso che si chiama Ibrahima Gueye, un giovane attore di grande talento che in questo film è davvero magico. Ringrazio il mio Regista, Edoardo Ponti, il suo cuore, la sua sensibilità e il suo amore hanno dato anima e vita a questo film e al mio personaggio. Per questo anche a mio figlio sono grata perchè è un uomo meraviglioso e ha fatto un film veramente bello. Forse sarà il mio ultimo film, questo non lo so, ma dopo tanti film ho ancora voglia di farne uno sempre più bello con una storia meravigliosa perchè io senza il cinema non posso vivere.”

Miglior Attore Protagonista

Elio Germano per il film “Volevo Nascondermi”. Quarto David di Donatello alla sua settima candidatura: “Volevo condividerlo con i colleghi della cinquina, ringrazio Giorgio Diritti e tutti coloro che mi hanno aiutato a costruire questo personaggio: dalle persone che ho intervistato, ai dialogue coach di dialetto locale e svizzero-tedesco, a quelli che mi hanno insegnato a dipingere, scolpire, a Matteo Cocco e alla sua squadra, Carlo il fonico, Ursula, Lorenzo Tamburini con Walter e Martina che hanno fatto il prostetico e ad Aldo per il design dei capelli e a le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e a tutti gli artisti, soprattuto quelli dimenticati.”

Miglior Canzone Originale

“Immigrato”, interpretata da Luca Medici, su musica e testi di Luca Medici e Antonio Immarino, per il film “Tolo Tolo”. Secondo David di Donatello su tre candidature per Luca Medici, in arte Checco Zalone, che commenta in collegamento video: “Se lo sapevo… venivo”. Primo David di Donatello alla prima candidatura per Antonio Iammarino. Ritira il premio Pietro Valsecchi. Si aggiudica peraltro il David dello Spettatore, per aver collezionato il maggior numero di spettatori fra i film usciti in sala entro il 28 febbraio 2021: 6.674.622 spettatori.

Miglior Documentario

Alex Infascelli, vincitore del Premio Cecilia Mangini, per il documentario “Mi Chiamo Francesco Totti”. Terzo David di Donatello su tre candidature per Alex Infascelli, che ha mostrato un cartello dedicato al campione della Roma, con la scritta ‘Siamo unici’: “Volevo ringraziare tutti quelli che hanno amato questo documentario. Quando ho cominciato a fare questo documentario non avevo idea di cosa fosse il calcio, Francesco me lo ha spiegato e ho capito che il calcio in realtà ha a che vedere con l’amicizia, la lealtà e con la famiglia.”

Miglior Acconciatore

Aldo Signoretti per il film “Volevo Nascondermi”. Sesto David di Donatello alla sua ottava candidatura in carriera per Aldo Signoretti: “Il David di Donatello è la nostra visione del nostro grande Cinema italiano che io amo da quando ero ragazzo e non smetterò mai!”

Miglior Regia

Giorgio Diritti per il film “Volevo Nascondermi”. Questo è il secondo David di Donatello sulle tredici candidature che compongono il Palmares di Giorgio Diritti: “Viva il cinema, tutti gli altri finalisti erano grandi film, anche diretti da giovani registi e questo fa ben sperare. Grazie alla troupe, ai produttori di Palomar e Rai Cinema”, che aggiunge: “Un grazie particolare ad Antonio Ligabue, senza cui non avrei potuto fare questo film. Un uomo hai margini della società nello sguardo di tanti, che in realtà ha avuto una grande volontà di esprimere se stesso e per questo grande artista, questo premio va a lui. Ricordiamoci di Ligabue anche quando incontriamo un clochard che disegna una madonnina. Ricordiamoci del valore di ogni uomo e difendiamolo finché possiamo, in ogni modo.”

Miglior Sceneggiatura non Originale

Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio per il film “Lontano Lontano”. Questo è il primo David di Donatello alla seconda candidatura per Marco Pettenello, che ringrazia: “Alla fatica e alla gioia di fare le cose insieme.” Terzo David di Donatello alla terza candidatura per Giani Di Gregorio. Ritira il premio Marco Pettenello.

Miglior Film Straniero

Trionfa “1917” di Sam Mendes per 01 Distribution, ritira il premio Luigi Lonigro, Direttore Generale, 01 Distribution: “Ringrazio Sam Mendes per averci regalato un tale capolavoro, che abbiamo avuto il privilegio di distribuire nei cinema italiani. Con Rai Cinema condividiamo questo premio assieme ai nostri partner per le acquisizioni internazionali. Dedichiamo questo premio ai distributori cinematografici italiani, agli esercenti e ai trentamila lavoratori dell’esercizio e della distribuzione che sono fermi da oltre un anno, che sono pronti con rinnovato entusiasmo a far ripartire la macchina dei sogni.”

Miglior Cortometraggio

Aggiudicato da “Anne”, di Domenico Croce e Stefano Malchiodi.

David alla Carriera

Sandra Milo, interprete per registi come Antonio Pietrangeli e Federico Fellini, Roberto Rossellini e Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino e Pupi Avati, Jean Renoir e Claude Sautet. Una delle attrici più conosciute e apprezzate a livello globale, in un rosso fiammante confezionato dal suo amico storico Rocco Barocco, le sue parole: “Sono felice di essere qui in mezzo alla grande famiglia del cinema, ringrazio tutti i membri dell’Accademia, i registi che mi hanno consentito di arrivare fin qua, i miei figli (Deborah, Ciro e Azzurra), che mi hanno dato la forza e mi hanno insegnato la pazienza, e poi vorrei ringraziare la mia agente, Alessandra Lo Cascio per avermi aiutato nei momenti difficili. Non è mai troppo tardi per ricevere un premio, grazie! Per Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano Sandra Milo: “Il David alla Carriera è un omaggio alla battagliera Salvatrice Elena Greco, questo il suo vero nome, svelata al cinema, non per caso, dal regista delle donne Antonio Pietrangeli con film iconici come “Lo scapolo”, “Adua e le compagne”, “Fantasmi a Roma”, “La visita”. Chi se non Sandra Milo, la bionda vaporosa e svanita, si fa per dire, amata da Fellini che la immortala come sogno erotico in 8½ e Giulietta degli Spiriti?”

David Speciale

Diego Abatantuono, fra le voci più originali e poliedriche dello spettacolo in Italia, le sue parole: “I premi è meglio prenderli che non prenderli, i premi alla Carriera sono belli perchè non devi mettere a confronto un film con un suo viaggio, bensì l’insieme di una vita. Sono un privilegiato, capitato nel posto giusto al momento giusto. Questo premio lo dedico ai miei amici.” Per Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano: “Protagonista poliedrico e amatissimo, nasce con la stagione del cabaret e prende slancio popolare con l’invenzione del “terrunciello”, per poi incontrare autori come Comencini, Bertolucci, Mazzacurati, Scola, Avati e infine Salvatores, che lo porterà fino all’Oscar con “Mediterraneo”. In lui si incontrano l’essenza della grande commedia italiana e la modernità del presente.” Monica Bellucci, le sue parole: “Sono veramente molto felice, onorata e ringrazio l’Accademia del Cinema Italiano e la sua Presidente e Direttore Artistico Piera Detassisper questo David Speciale, che è veramente così speciale per me e che condivido con tutti i candidati e i premiati, con la speranza che l’arte di nuovo in tutte le sue forme possa trovare nuova vita. Dedico questo premio alle mie bambine, Deva e Léonie.” Piera Detassis, che la descrive così: “Una carriera stellare e tuttavia saggia, che parte da Città di Castello e dalla nostra commedia, e si lascia valorizzare da grandi autori come Francis Ford Coppola e Giuseppe Tornatore diventando subito internazionale, con in più la devozione del cinema francese dalla sua parte. Bellucci incarna la rara capacità di essere icona globale, senza perdere di vista il lavoro creativo e la comunità artistica. Carismatica, cosmopolita e insieme profondamente italiana.”

Targhe David 2021

Riconoscimento d’Onore ai professionisti sanitari Silvia AngelettiIvanna Legkar e Stefano Marongiu per l’importante contributo alla ripresa in sicurezza delle attività delle produzioni cinematografiche e audiovisive a Roma e in Italia durante la crisi Covid-19.